In Prima Divisione è impegnato un già bomber formidabile di cui si parla da anni, ma sul quale molti avevano smesso di credere. Alludiamo a Simone Zaza che sin dall'età di sedici anni era stato investito della scomoda etichetta di stella del settore giovanile atalantino per ciò che concerne la nidiata 1991. Tanto da debuttare, appena diciottenne, nella massima serie contro il Chievo Verona. Due estati fa si era trasferito alla Sampdoria. Sembrava il preludio ad una precoce esplosione, invece prima il tandem Cassano-Pazzini poi l'annus horribilis dei doriani l'avevano relegato ai margini. Neppure la discesa agli inferi della Samp ha permesso all'attaccante del Viareggio di trovare spazio. A luglio la chiamata della Juve Stabia, dove però Braglia gli preferiva l'ariete Danilevicus. L'esplosione di Sau l'aveva, poi, confinato in tribuna. A gennaio però il diesse versiliese Giovanni Dolci si è ricordato di questo talento (ancora) inespresso e l'ha soffiato alla Feralpi Salò, che si era mossa in anticipo per accaparrarselo in prestito. Un colpo straordinario per le Zebre come testimoniano i nove gol nelle ultime dodici partite messi a segno dalla punta di Policoro. Ancora uno sforzo ai Playout con la maglia bianconera addosso e poi potrà concentrarsi sul suo futuro. Diversi club l'hanno messo nel mirino, ma la Sampdoria non intende privarsi di Zaza. Almeno a titolo definitivo. Probabile dunque il prestito in cadetteria in una società amica (Brescia), dove Zaza possa completare la sua formazione e affermarsi come cannonniere implacabile anche in B.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Mer 16 maggio 2012 alle 08:00 / Fonte: Nicolò Schira - TuttoLegaPro.com
Autore: Luca Bonzanni
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