Dopo una stagione da incubo, tra infortuni e retrocessione con il Monza, Roberto Gagliardini prova a guardare avanti. Lo fa partendo da un traguardo personale, la laurea conseguita in Economia e Management, e da una gran voglia di tornare sul campo, riscoprendo quelle emozioni che gli ultimi mesi gli hanno negato. È un Gagliardini determinato e motivato quello che si confessa ai microfoni di Radio Sportiva.

LA LAUREA COME RISCATTO - In un anno complicato, Gagliardini ha saputo ritagliarsi uno spazio per sé, lontano dalle difficoltà del terreno di gioco: «Raggiungere questo obiettivo personale proprio ora mi dà soddisfazione. All’Inter avevo già iniziato questo percorso; mi organizzavo studiando in ritiro perché a casa, con due bambini, era difficile concentrarsi. L’università, alla Luiss, mi ha permesso di gestire bene il tempo, trovando un equilibrio in un periodo molto duro».

IL FUTURO DA SCRIVERE - Il presente è fatto di allenamenti individuali, il futuro di sogni da rilanciare: «Adesso sto bene, ho superato gli infortuni che mi hanno bloccato al Monza. Non vedo l’ora di ricominciare, mi manca lo spogliatoio, l’adrenalina del campo. Ho ancora tanta fame di calcio, voglio rimettermi in gioco subito». Le proposte arriveranno, e saranno attentamente valutate insieme al suo agente. Senza escludere nulla, nemmeno un’avventura esotica in Arabia Saudita: «Non ho preclusioni, ma a trent'anni ogni decisione la prendi pensando anche alla famiglia. Ogni scelta verrà fatta guardando al quadro complessivo».

INTER NEL CUORE - L’ex centrocampista nerazzurro ricorda con gratitudine gli anni trascorsi all’Inter: «Sei stagioni e mezzo splendide, ricche di soddisfazioni ma anche di momenti difficili, che mi hanno fatto crescere tanto». Un percorso che lo ha visto protagonista del ritorno ai vertici dei nerazzurri: «Dai primi piazzamenti Champions fino allo Scudetto e alla Supercoppa, passando per due finali di Champions. Un periodo incredibile che porterò sempre nel cuore».

MAESTRI IN PANCHINA - Nel corso della sua carriera Gagliardini è stato guidato da tecnici di assoluto rilievo, ognuno con le proprie caratteristiche vincenti. Conte, Spalletti e Inzaghi, tre allenatori diversi, tre esperienze formative fondamentali: «Conte ti trascina nella sua ossessione per la vittoria, è una forza della natura; Spalletti mi ha aperto un mondo dal punto di vista tattico, ha messo basi importanti all’Inter; Inzaghi è un vincente, uno che in pochi anni ha raccolto molto e ha fatto una scelta comprensibile, andando in Arabia Saudita».

GASP-ROMA, UN MATRIMONIO DA SCOPRIRE - Infine, Gagliardini non può che commentare l’approdo di Gasperini alla Roma, tecnico con cui ha vissuto una breve parentesi all’Atalanta prima di approdare in nerazzurro: «Sono davvero curioso di vedere come andrà. Il mister merita questa grande opportunità dopo i miracoli fatti a Bergamo. Gli auguro di cuore il meglio, perché il suo lavoro parla chiaro».

Gagliardini riparte da qui, dal desiderio di tornare protagonista. La laurea è già in bacheca, adesso tocca al campo restituirgli quel sorriso che non ha mai perso del tutto. Dove lo vedremo giocare non si sa ancora, ma una cosa è certa: chi lo prenderà avrà tra le mani un calciatore che non ha dimenticato come si vince.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Mar 01 luglio 2025 alle 17:36
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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