Sabato contro l’Atalanta la Juventus ritroverà la sua certezza più grande: Gleison Bremer. Il difensore brasiliano, tornato in estate dopo quasi un anno di assenza per la rottura del crociato, è già tornato a essere il perno insostituibile della retroguardia bianconera. Nonostante la prudenza dello staff medico, Igor Tudor ha deciso di rilanciarlo titolare in una sfida che apre un ciclo di fuoco tra campionato e Champions League.

CONDIZIONE DA GESTIRE – Il riposo concesso a Verona non è stato casuale - scrive La Gazzetta dello Sport -. Dopo i big match contro Inter e Borussia Dortmund, Bremer aveva bisogno di tirare il fiato. Le difficoltà, oggi, non sono legate al ginocchio operato ma alla condizione generale: reggere un calendario fitto, con doppia competizione, richiede tempo e programmazione. Già in estate il giocatore spingeva per rientrare al Mondiale per Club, ma la società ha scelto la cautela. Una strategia che ora consente al centrale di giocare senza timori.

IL PESO DI BREMER – I primi segnali sono stati subito evidenti. I clean sheet iniziali contro Parma e Genoa hanno dimostrato quanto la sua presenza dia solidità al reparto, nonostante le difficoltà emerse poi tra Inter e Borussia, con sette gol subiti in due gare. Anche nelle partite meno brillanti, Bremer si è confermato leader vero: infonde sicurezza, guida i compagni, intimidisce gli avversari. A Verona, la sua assenza si è sentita più di quanto abbiano mostrato gli episodi.

LA DIFESA SI RICOMPONE – Ora Tudor ha bisogno di lui più che mai. L’Allianz Stadium attende di rivedere il muro brasiliano al centro del terzetto difensivo, affiancato da Federico Gatti a destra e Lloyd Kelly a sinistra, con Pierre Kalulu pronto a presidiare la fascia. Un assetto che restituisce compattezza e certezze in vista delle sfide contro Milan, Como e Lazio, senza dimenticare le trasferte di Champions a Villarreal e Real Madrid.

UN PUNTO FERMO – I tifosi bianconeri lo hanno capito: dopo oltre 300 giorni vissuti senza il loro leader, rinunciare a Bremer sembra impossibile. La sua gestione dovrà essere attenta, ma la Juventus non può permettersi di fare a meno del suo carisma e della sua presenza. È lui l’uomo chiamato a rialzare il muro bianconero.

Dopo un anno di sofferenza e riabilitazione, Bremer è tornato a essere il simbolo della solidità juventina. La sua presenza fa la differenza ben oltre i singoli interventi difensivi: con lui in campo, la squadra ritrova fiducia, equilibrio e carattere. Ed è proprio da qui che la Juventus vuole ripartire.

Sezione: L'avversario / Data: Gio 25 settembre 2025 alle 09:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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