Non accenna a placarsi la bufera intorno al futuro di Ademola Lookman, ormai apertamente in rottura con l’Atalanta dopo le tensioni delle ultime settimane. A fare chiarezza sulla vicenda, intervenendo nel corso della trasmissione #nonsolomercato condotta da Paolo Paganini su Rai2, è stato Pierpaolo Marino, storico dirigente sportivo, ex dg Atalanta, e profondo conoscitore dell’ambiente bergamasco. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com

Direttore Marino, lei che conosce bene i Percassi e il loro modo di lavorare, da che parte sta in questo scontro con Lookman?
«Mi schiero senza alcun dubbio con l’Atalanta. Antonio e Luca Percassi non sono soltanto professionisti seri, ma persone che danno enorme valore alla propria parola. Antonio non ha mai smentito alcun accordo, neanche il più marginale, perciò se dice che la promessa a Lookman era valida solo per l’estero, io gli credo totalmente».

Quindi ritiene che sia giusto che l’Atalanta mantenga una linea così rigida con l’Inter?
«Assolutamente sì. L’Atalanta non può e non deve favorire una diretta concorrente per la Champions League, soprattutto dopo una stagione che fino a un certo punto l’ha vista persino in lotta per lo scudetto. I Percassi stanno facendo bene a restare fermi sui 50 milioni chiesti per l’Italia».

Ha definito ingrato il comportamento di Lookman. Perché tanta durezza?
«Perché questo atteggiamento è profondamente ingiusto. Lookman arrivò a Bergamo dopo stagioni opache, basti ricordare i suoi trascorsi al Lipsia dove faticò parecchio. L’Atalanta ha investito e ha rilanciato la sua carriera, permettendogli di diventare un protagonista assoluto. Oggi, invece, il giocatore volta le spalle al club con cui si è valorizzato. Il paragone che mi viene in mente è quello con Kane della Fiorentina, che al contrario ha rispettato il club che l’ha riportato al top».

Eppure questa vicenda sembra ancora lontana dalla conclusione. Crede che ci possa essere un terzo incomodo, come è avvenuto per il trasferimento di Ndoye del Bologna?
«Sì, credo proprio di sì. Situazioni del genere si prestano a clamorosi ribaltoni. Il Napoli, ad esempio, è sempre stato attento a Lookman, e dopo aver mancato Ndoye e incassato denaro fresco dalla cessione di Osimhen, potrebbe improvvisamente inserirsi e cambiare radicalmente lo scenario».

E Raspadori potrebbe essere la carta del Napoli per convincere l’Atalanta?
«Sarebbe una mossa intelligente. È vero che Raspadori sembra vicino all’Atletico Madrid, Simeone lo vuole con forza e anche suo figlio Giovanni lo ha consigliato positivamente, però per l’Atalanta potrebbe rappresentare l’identikit ideale per il dopo Lookman. Una soluzione che permetterebbe a tutti di uscirne bene».

Lei ha sollevato anche il problema contrattuale dei giocatori che si assentano dagli allenamenti. Cosa intende?
«Intendo dire che i club italiani devono intervenire e ridiscutere i contratti standard con la Lega. Oggi i giocatori che si assentano senza giustificazione subiscono multe ridicole, e una rescissione sarebbe solo un favore nei loro confronti, permettendogli di andarsene gratuitamente altrove. Va rivisto completamente il sistema, per tutelare davvero le società».

Marino non usa mezze parole e traccia con forza la linea di confine: rispetto della parola e serietà devono venire prima di tutto. La vicenda Lookman, insomma, è ancora lontana dalla parola fine. E i colpi di scena non sono esclusi.

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Sezione: Primo Piano / Data: Mar 05 agosto 2025 alle 00:51
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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