Nicola Zalewski è arrivato a Bergamo con l’etichetta del colpo “giusto” per completare la corsia mancina. Giovane ma già esperto, con 95 presenze in Serie A e un bagaglio internazionale da veterano, il polacco rappresenta un innesto di grande prospettiva. Qualità tecniche, capacità di saltare l’uomo, personalità da top club: ingredienti che fanno di lui un affare interessante. Ma come sempre, c’è anche l’altra faccia della medaglia.

UN DESTRO A SINISTRA – Zalewski nasce come esterno offensivo, non come terzino. Un giocatore che ama puntare l’uomo, accentrarsi e cercare la porta. Il problema, per l’Atalanta, è che ancora una volta il tassello scelto non è un mancino naturale. Dopo Zappacosta adattato a sinistra, arriva un altro destro che gioca a piede invertito. Questo significa che la squadra perderà spesso la possibilità di andare sul fondo e crossare di sinistro, preferendo rientrare verso il centro, complicando gli equilibri della catena mancina.

EQUILIBRI DA TROVARE – Ivan Juric, che Zalewski lo conosce e lo apprezza, dovrà trovare la formula giusta per bilanciare il suo impiego - analizza Il Corriere di Bergamo - . Un esterno così offensivo rischia di sbilanciare la squadra, soprattutto se non supportato da un centrocampo di grande copertura. La sua utilità reale, dunque, dipenderà molto dalle scelte del tecnico croato e dal resto del mercato.

IL NODO LOOKMAN – In tanti si chiedono quale sia il senso ultimo di questa operazione. Se Zalewski dovesse diventare l’anello di congiunzione per sbloccare la cessione di Lookman all’Inter, allora i conti tornerebbero. Se invece il nigeriano dovesse restare a Bergamo, la coesistenza tra i due rischierebbe di creare più dubbi che certezze.

CENTRAVANTI, URGENZA VERA – La questione più grave, però, resta un’altra: a cinque giorni dall’inizio del campionato, l’Atalanta è ancora senza centravanti titolare. Dopo la cessione di Retegui è passato un mese, e il sostituto non è ancora arrivato. Scamacca non è pronto, e nelle tre amichevoli più significative – Lipsia, Colonia e Juventus – la squadra base ha prodotto un solo tiro nello specchio (De Ketelaere contro i bianconeri). Numeri che preoccupano.

Zalewski è un talento che può dare tanto, ma non è la soluzione di tutti i problemi. Senza un centravanti vero, Juric lavora con metà materiale a disposizione. E se la Dea non sfrutterà il calendario iniziale favorevole (Pisa, Parma, Lecce), le responsabilità non potranno ricadere sul tecnico. L’Atalanta, oggi, è in una corsa contro il tempo: il mercato dirà se sarà davvero all’altezza delle sue ambizioni.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 19 agosto 2025 alle 15:33
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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