Finalmente il mercato. E quest'anno sarà più intenso di sempre. Il campionato ripartirà il 14 agosto e avremo 4 turni di campionato con il mercato aperto. Da oggi, alle 23.00, troverete il mercato in tempo reale come le notizie al secondo su Tuttomercatoweb. Uno spettacolo per gli intenditori. Andiamo al sodo.
Sarebbe sicuramente bello e fantastico. Immaginate se l'Inter riuscisse a prendere Dybala a parametro zero e riprendere Lukaku con maxi sconto o prestito dal Chelsea contribuendo all'ingaggio. Tutto bello, almeno nei sogni. C'è Marotta che è bravo a realizzare i sogni dei tifosi nerazzurri. Dybala resta la pista più concreta con probabile partenza di Sanchez. E nessuno si strapperà i capelli a Milano. Il vero problema di Lukaku, e di molti altri calciatori, che spesso sono consigliati male e per soldi e poca intelligenza prendono decisioni sbagliate. Mai lasciare un posto se in quel posto ti trovi bene. Lukaku, lo scorso anno di questi tempi, ha fatto una grande fesseria a lasciare l'Inter. Capiamo che c'era molta incertezza tra stipendi non pagati e l'addio di Conte ma lui, ormai, era come Ibra al Milan. Si era preso l'Inter ed era diventato un idolo dopo lo scudetto. Aveva anche fatto promesse importanti. Non sarebbe dovuto andare via. Oggi vuole cambiare agente, Pastorello, che forse non lo aveva consigliato benissimo. Siamo alle solite. I calciatori non capiscono che quando cambiano maglia conviene più al procuratore che a loro stessi. Ora, forse, è troppo tardi e se Lukaku vuole realmente tornare a Milano dovrà affidarsi a qualche colpo di genio di Beppe Marotta.
Tema Milan: sarà una settimana decisiva per la nuova società. Una cosa è certa: qui non c'è tempo da perdere. Maldini ha già bloccato diversi calciatori ma non aspetteranno il Milan in eterno. Stesso discorso per Leao che vuole restare ma giustamente attende risposte certe. Il Milan ha acquisito un vantaggio importante e non può sprecare tanti jolly per incertezze societarie. La vittoria dello scudetto deve essere un punto di partenza e non di arrivo. L'addio di Kessie non è un problema ma lascia un vuoto a centrocampo. Serve un difensore e almeno due attaccanti. Una punta centrale e un esterno offensivo. Non si può parlare di ciclo da aprire ma se è vero che le basi sono buone è anche vero che oggettivamente questa squadra ha bisogno di rinforzi. Quello che sicuramente va evitato sono le polemiche interne che vanno in pasto alla stampa.
Follia a Benevento. Vigorito lascia il club e consegna le chiavi della società nelle mani del sindaco. Contestare Vigorito, a Benevento, conferma l'ignoranza dei tifosi ma soprattutto conferma che a Benevento non c'è mai stata una tradizione calcistica. Prima di Vigorito, non lo dico io ma lo dice la storia, il Benevento vivacchiava tra C1 e C2. Vigorito ci ha messo soldi, troppi, e passione. Contestare Vigorito e invitarlo ad andare via è il più grande autogol che potessero fare i tifosi. Andato via Vigorito, le streghe torneranno nell'anonimato del calcio italiano. E' difficile attirare l'attenzione di imprenditori importanti, in certe piazze, ma quando ci riesci dovresti tenerteli stretti. Purtroppo, in questo mondo, c'è poca intelligenza e tanta irriconoscenza.
Il Monza per la prima volta in serie A e sicuramente non sarà di passaggio. Il Dio del calcio ha dato, alla nascita, la benedizione a Berlusconi e Galliani. Sanno fare calcio e lo hanno dimostrato per decenni al Milan. Con il Monza hanno rivoluzionato tutto. Sono andati dritti per la loro strada. Il cuore di Adriano che ha trascinato tutti con la sua competenza ma soprattutto con la sua passione contagiosa. Uno che ha vinto scudetti, Champions e Intercontinentali ancora si emoziona per una promozione in A. Da brividi il Condor. Ci sono serviti i soldi di Silvio. E tanti. Perché in due anni di B sono stati tantissimi i soldi spesi. Non si è vista la mano di un Direttore Sportivo, quella si è vista a Lecce e Cremona. Il Monza va in A grazie a Berlusconi e Galliani. Nulla è scontato, figuriamoci le promozioni ma il Monza è stato trascinato da Condor e Cavaliere. Bravo Stroppa che ha sempre tenuto il gruppo unito. Dopo Perugia era più facile annegare che arrivare a riva. Stroppa ha dimostrato di essere un ottimo allenatore ma soprattutto condottiero. Ora il Monza va di moda ma la verità è che il Monza ha 200-300 tifosi. Quelli che pochi anni fa festeggiavano la D con Zaffaroni. Gli altri sono occasionali perché se non vedi il Monza oggi sei out. Ma al Brianteo sono più i simpatizzanti milanisti che i tifosi del Monza. Questo è il calcio. Il calcio delle mode. Perché se non fosse stato per Galliani a trascinare tutto e tutti oggi a tifare Monza sarebbero i soliti 200. Come Squinzi a Sassuolo. Complimenti al Monza e pensare alla prossima serie A è già un delirio perché chi arriva dalla B, questa volta, non sarà una vittima annunciata.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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