Una giornata infinita e per certi versi storica, quella che si è da poco conclusa. La Superlega annunciata 48 ore fa dai 12 top club europei, fra cui Juventus, Inter e Milan, sembra già tramontata. Ma andiamo con ordine. Immediatamente dopo l'annuncio, polotica, mondo dello sport e soprattutto tifosi si sono detti contrari alla creazione di una competizione vista come elitaria e in grado di favorire solo i ricchi a discapito dei poveri (del calcio, s'intende). Da qui le minacce, chiare e dirette, di UEFA e FIFA verso quei 12 Club Fondatori della Superlega. Una minaccia diretta a società, ma pure a giocatori delle stesse, con promesse di esclusioni da competizioni nazionali, internazionali e pure da Europei e Mondiali. Una sommossa popolare che in Inghilterra ha avuto il suo motore, con i tifosi di tutte le squadre scesi in piazza, sfruttando anche la fine del lockdown, per protestare contro la decisione. Una protesta unanime che evidentemente ha dato i suoi frutti, visto che dopo l'uscita di scena del Manchester City (il primo club a ritirarsi) sono arrivati anche i dietrofront di Manchester United, Liverpool, Tottenham e Arsenal. Il Chelsea, impegnato contro il Brighton, li seguirà in queste ore. In Spagna resta incertezza, con l'Atletico Madrid che potrebbe seguire presto la strada tracciata dai club di Premier, col Barça che rimette tutto in mano all'assemblea dei soci e col Real Madrid che prende tempo. Un po' come le società italiane.

Sezione: #SuperLega / Data: Mer 21 aprile 2021 alle 09:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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