Il caso Chiesa esplode in maniera definitiva dopo la scelta della società bianconera (condivisa da mister Thiago Motta) di non convocare Federico Chiesa per l’amichevole contro il Brest. La Juve vuole vendere l’attaccante ma per il momento l’offerta giusta non è arrivata. Oggi probabilmente Giuntoli si accontenterebbe anche di una quindicina di milioni più bonus pur di chiudere questo capitolo fastidioso. L’attaccante si sta guardando intorno. Forse punta a restare in bianconero ancora un anno per andare nel giugno 2025 a scadenza a costo zero. Quindi già a febbraio potrebbe trovare una nuova sfida ottimizzando il suo stipendio. Un muro contro muro che non giova a nessuno. La Juve ha bisogno di soldi per poter completare il suo mercato in entrata ma Federico può bruciare un anno tra panchina e tribuna? Tra l’altro parliamo di un giocatore che sta vivendo una fase critica della sua carriera. Penso che sia arrivato il momento di un incontro tra le parti con l’obiettivo di trovare un punto d’intesa. Giuntoli può abbassare il costo del cartellino (senza ovviamente scendere dopo il limite del buonsenso) ma è Chiesa a dover fare il passo più importante. Potrebbe spuntare qualche ipotesi nuova italiana? Magari la Roma. Chi segue con grande attenzione l’evolversi di questa spinosa vicenda è il cittì Spalletti che rischia di non avere Chiesa alla ripresa della stagione azzurra. Anche se il Federico visto all’Europeo in Germania non è quello di cui l’Italia ha bisogno per rilanciarsi in Nation League.
Anche a Napoli c’è un problema scottante. Il caso Osimhen penalizza il lavoro di mister Conte. In questo caso gli scenari sono diversi: la società vuole vendere l’attaccante e l’attaccante è pronto a partire. Manca però l’offerta giusta. Quelle arrivate sono lontane anni luce da 150 milioni chiesti dal club partenopeo. Nel frattempo Osimhen non gioca le amichevoli e Lukaku continua ad allenarsi a casa nella speranza che si liberi il posto all’ombra del Vesuvio. Il Napoli potrebbe accontentarsi di una cifra tra gli ottanta e i cento milioni più magari qualche bonus? Il presidente De Laurentiis è uno che non ama accettare compromessi. Ma fino a che punto potrà tenere in piedi questa situazione? L’inizio del campionato è alle porte.
Le prime amichevoli regalano pochi sorrisi. Normale, siamo in fase di preparazione. Certo i tanti gol subiti dal Bologna hanno subito acceso un vivace dibattito sul lavoro del nuovo mister Italiano. Parliamo di un tecnico la cui filosofia è ”difendere bene, attaccare meglio”. Insomma, subire dei gol è un qualcosa con il quale il Bologna dovrà convivere. Sono in molti a chiedersi se Italiano mangerà il panettone. Di sicuro, il diesse rossoblù Sartori che lo ha scelto farà di tutto per proteggerlo. Questa è la sfida più complicata della giovane carriera del tecnico. Quando arrivò a Firenze la squadra sposò a occhi chiusi il suo pensiero visto che veniva da campionati mediocri. E i risultati sono arrivati. A Bologna è una storia diversa. Con il calcio di Thiago Motta hanno conquistato la Champion. Ma quella squadra non c’è più. Sono partiti Zirkzee e Calafiori e manca anche Ferguson. Italiano può mangiare il panettone se troverà un pizzico in più di equilibrio a inizio torneo. Le sue idee nude e crude potrebbero essere indigeste a un gruppo abituato a vincere attraverso altri percorsi.
Chiudiamo con l’Inter. Sta tornando Lautaro. Il successo in Coppa America ha alzato ancor di più l’autostima dell’attaccante. Lautaro è pronto a trascinare l’Inter alla conquista di un altro scudetto e all’assalto della Champion. Per il momento in Italia i nerazzurri sono ancora i più forti.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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