Parigi ha incoronato il suo nuovo re. Ousmane Dembélé, protagonista assoluto della stagione del Paris Saint-Germain, ha vinto il Pallone d’Oro 2025 battendo la concorrenza di Lamine Yamal. Un riconoscimento che premia non soltanto i 35 gol e i 16 assist realizzati in 52 partite, ma soprattutto la metamorfosi di un talento che sotto la guida di Luis Enrique è diventato leader tecnico ed emotivo di un gruppo costruito sul collettivo. «Non ho mai pensato a questo premio come a un obiettivo – ha confessato Dembélé tra le lacrime, abbracciando la madre sul palco – ma è il successo di tutta la squadra».

UN PSG DA RECORD – Il successo di Dembélé riflette il dominio europeo del PSG - scrive La Gazzetta dello Sport -, capace di conquistare la sua prima Champions League nella scorsa stagione. Una cavalcata memorabile, con il francese decisivo in tutte le fasi: dal gol contro il Manchester City che ribaltò la sfida da 0-2 a 4-2, alle giocate determinanti contro Arsenal e Liverpool, fino alla finale stravinta con l’Inter. Una rinascita partita da un episodio chiave: l’esclusione nella trasferta di Londra contro i Gunners, quando Luis Enrique volle ribadire che nessuno era indispensabile. Da lì, il numero 10 è esploso definitivamente.

IL BIS DI DONNARUMMA – La festa parigina ha trovato un altro protagonista: Gianluigi Donnarumma. L’ex portiere del PSG, ora al Manchester City, ha vinto per la seconda volta in carriera il Trofeo Yashin come miglior portiere del mondo. A consegnarglielo, Gianluigi Buffon, che ha scherzosamente “benedetto” il suo erede con un buffetto affettuoso. «Sono orgoglioso delle mie prestazioni – ha dichiarato Gigio – il trionfo in Champions è stato il coronamento di un sogno. Ora con il City voglio continuare a vincere». Sul podio, dietro di lui, Alisson del Liverpool e Sommer dell’Inter.

GLI ALTRI PREMI – Non solo Dembélé e Donnarumma. Lamine Yamal si è consolato con il premio come miglior giovane, confermandosi predestinato del calcio mondiale. In campo femminile, Aitana Bonmatí ha messo in fila tutte per la terza volta consecutiva: una striscia che la proietta tra le più grandi di sempre, al livello di Messi e Platini.

È stata la notte del PSG, ma anche la notte di due storie diverse che si intrecciano: quella di un talento fragile diventato leader e quella di un portiere che, a 26 anni, ha già riscritto la storia del ruolo. Il Pallone d’Oro 2025 lascia Parigi con un messaggio chiaro: il futuro del calcio europeo parla francese, ma l’Italia – con Donnarumma – resta ancora protagonista.

Sezione: Altre news / Data: Mar 23 settembre 2025 alle 08:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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