Michele Criscitiello non usa giri di parole per descrivere la situazione attuale dell’Atalanta. In un editoriale pubblicato su Sportitalia.it, il giornalista sottolinea come quella che fino a ieri era una società modello — un punto di riferimento in Italia e in Europa — stia attraversando un momento di profonda crisi, non solo di risultati ma anche di identità.

«Sono anni che glorifichiamo i Percassi – scrive Criscitiello – perché hanno dimostrato di saper fare calcio, impresa e plusvalenze. Da Zingonia allo stadio, dai giovani ai trionfi europei: tutto perfetto. Ma oggi c’è un però. Qualcosa si è inceppato nel meccanismo perfetto della Dea».

“LE VEDOVE DI GASPERINI AVEVANO RAGIONE” - L’analisi del direttore di Sportitalia affonda sul confronto inevitabile tra Gasperini e Juric: «La cosa peggiore è che ora noi, quelli che dicevano “il vero artefice del miracolo è Percassi”, siamo in netta minoranza rispetto alle vedove di Gasperini che gridavano: “Senza il Mister, l’Atalanta tornerà una squadra normale”. E, purtroppo, avevano ragione».

Criscitiello paragona la parabola atalantina a quella dell’Udinese di Guidolin e Pozzo: «Il tempo ha detto che il segreto era nel binomio. Quell’Udinese non è più tornata. E a Bergamo stiamo vedendo la stessa cosa».

L’ERRORE DI PERCASSI - Il punto centrale dell’editoriale è la critica alla scelta della proprietà. «Percassi non solo ha smentito chi credeva in lui, ma ha anche deciso di buttarsi dal quinto piano – scrive Criscitiello –. Dopo la sbornia Gasperini, potevi anche permetterti un anno di assestamento, ma prendere Juric è stato un atto di autolesionismo».

E aggiunge: «Se perdi Gasperini, devi cambiare completamente filosofia. Devi rifondare, vendere i big, fare cassa e ripartire da zero. Non puoi affidarti a un allenatore che scopiazza il suo predecessore. Così, invece, hai tenuto i senatori e li hai messi nelle mani di un tecnico che ha intrapreso una parabola discendente pericolosa».

"LA DEA I PACCHI LI FA, NON LI RICEVE - L’attacco si allarga anche al mercato estivo: «Da un genio come Luca Percassi questo non ce lo aspettavamo. Forse è stato consigliato male da D’Amico, più concentrato sul Milan che sull’Atalanta. Troppi giocatori arrivati a fine corsa e troppi acquisti non da Atalanta».

Criscitiello punta il dito anche contro alcune scelte specifiche: «La Dea i pacchi li fa, non li riceve. Invece con Krstovic ci sono caduti con tutti i piedi nella trappola di Corvino. Non volevamo un’Atalanta eterna in Champions, ma passare da top club a squadra che perde 0-3 in casa con una neopromossa è un segnale grave».

PALLADINO E MOTTA LE OCCASIONI PERSE - Tra le alternative mai realmente esplorate, Criscitiello cita due nomi che avrebbero potuto cambiare il corso delle cose fin da subito: «A Bergamo serviva un allenatore come Palladino o Thiago Motta, ma soprattutto il primo. Tutti, tranne Juric. I suoi atteggiamenti sono sbagliati, la gestione del gruppo è pessima, le letture tardive. Non basta ricordare qualche stagione positiva a Torino per sperare in un riscatto».

“ORA BISOGNA AGIRE SUBITO” - Il monito finale di Criscitiello è chiaro: «Percassi ha creato un patrimonio straordinario a Bergamo, ma questa volta ha sbagliato lettura. Ha messo il suo gioiello nelle mani sbagliate. Se deve cambiare, lo faccia ora, durante la sosta. Dopo, con i turni infrasettimanali e gli impegni europei, sarebbe troppo tardi».

Un messaggio netto, che lascia poco spazio all’interpretazione: per Criscitiello, l’Atalanta è a un bivio, e la proprietà non può più permettersi di sbagliare strada.

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Sezione: Calciomercato / Data: Lun 10 novembre 2025 alle 02:03
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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