Una svolta memorabile, l'Atalanta ridefinisce il concetto di vittoria. In un campionato segnato da alti e bassi, l'Atalanta di Gasperini ha saputo ribaltare ogni aspettativa, trasformando i dubbi in certezze con una serie di prestazioni che hanno ridefinito la sua stagione. Da squadra incostante a autentica rivelazione, il percorso dei nerazzurri è stato un crescendo di emozioni, culminato in una prova di forza che ha lasciato il segno.

In un periodo in cui ogni trasferta sembrava un ostacolo insormontabile, con vittorie che latitavano e il successo mancante da troppo tempo, l'Atalanta ha trovato nel campo del Genoa il palcoscenico ideale per un'affermazione categorica. Un'affermazione che non solo ha messo fine a un digiuno di vittorie lontano da casa, ma ha anche sancito il superamento dell'ultimo scoglio che teneva ancora frenata la squadra: la difficoltà nelle trasferte.

La vittoria a Marassi non è stata solo un trionfo numerico, ma un manifesto di intenti e capacità. L'Atalanta ha dimostrato di saper vincere anche lontano dalle mura amiche, superando una squadra di qualità in un contesto ostile, dove giganti del calcio italiano come Inter e Juventus si erano dovuti accontentare di un pareggio. Questo successo non solo rafforza la posizione degli orobici in classifica, ma rilancia le ambizioni europee, creando un solco significativo tra loro e gli inseguitori.

Tra i protagonisti di questa epopea, spiccano due figure chiave: De Ketelaere e Pasalic. Il primo, con un sinistro magico, ha aperto le danze in una partita che si preannunciava come la sfida dei mancini fatati, segnando il ritmo di un incontro che sarebbe entrato nella storia. Pasalic, dal canto suo, ha offerto una prestazione talmente completa da far sorgere il dubbio su cosa non possa fare in campo, dimostrando di essere un jolly inestimabile per la strategia di Gasperini.

E poi c'è Touré, che con il suo primo gol in Serie A ha non solo sigillato il risultato, ma anche consegnato emotivamente alla tifoseria atalantina un momento di pura poesia, chiudendo un cerchio aperto dieci mesi fa e facendo idealmente eco ai saluti a Muriel.

Questa nuova Dea in questa stagione ci insegna che il calcio è spazio di continua riscrittura, dove i "però" di dubbia fiducia si trasformano in "però" di ammirata sorpresa. E in questo viaggio sorprendente, l'Atalanta non smette di stupirci, proiettandosi verso un sogno già vissuto chiamato Champions. 

Sezione: Copertina / Data: Lun 12 febbraio 2024 alle 11:22
Autore: Lorenzo Casalino / Twitter: @lorenzocasalino
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