L’Atalanta saluta la Champions League in una serata segnata da episodi controversi, sfortuna e una dose abbondante di rimpianti. Nonostante un secondo tempo coraggioso e assedianti, i nerazzurri sono stati eliminati dal Bruges, che ha saputo sfruttare al massimo le occasioni create. La partita è stata un susseguirsi di emozioni contrastanti, con l’Atalanta incapace di concretizzare le numerose occasioni e i belgi letali in contropiede. Alla fine, il risultato parla chiaro: 3-1 per il Bruges e nerazzurri fuori agli ottavi.
UN PRIMO TEMPO DA INCUBO
L’Atalanta sapeva che l’approccio alla gara sarebbe stato fondamentale, ma il piano si è sbriciolato dopo appena tre minuti. Il Bruges ha colpito subito con una ripartenza fulminea: Jutgla serve Talbi, che sfrutta un buco difensivo di De Roon e batte Carnesecchi. Un gol che pesa come un macigno, mandando l’Atalanta subito in salita. I nerazzurri sembrano storditi e non riescono a trovare il ritmo giusto per reagire.
Il Bruges, dal canto suo, ha mostrato una preparazione tattica impeccabile. L'allenatore Hayen ha orchestrato un piano perfetto, alternando pressing alto e ripartenze letali. La chiave di volta è stata la mobilità di Jutgla, che ha destabilizzato l’assetto difensivo atalantino arretrando a centrocampo e creando spazi per gli inserimenti di Talbi e Tzolis. Il secondo gol è arrivato proprio da un’altra invenzione di Jashari, che si è liberato di Ederson e ha servito ancora Talbi per lo 0-2.
Il terzo schiaffo - ripercorre il match La Gazzetta dello Sport - arriva quando l’Atalanta stava iniziando ad alzare il baricentro. Un contropiede fulmineo porta ancora Jutgla al limite dell’area: il suo destro è preciso e letale. È 0-3, e al Gewiss Stadium cala il gelo.
ILLUSIONI E RIMPIANTI
Nonostante lo svantaggio pesante, l’Atalanta ha mostrato orgoglio nel secondo tempo. L’ingresso di Lookman ha dato nuova linfa all’attacco: il nigeriano impiega appena 36 secondi per riaprire il match con un gol che riaccende gli animi. È la scintilla che serviva, ma anche l’apice delle speranze.
L’Atalanta spinge forte, crea occasioni e sfiora la rimonta. Il momento cruciale arriva con il rigore assegnato dopo il fallo su Cuadrado. Lookman si presenta sul dischetto, ma la sua conclusione è fiacca e Mignolet respinge. È il quarto rigore sbagliato dai nerazzurri nella competizione: un vero e proprio mal di rigore che in questa occasione costa carissimo.
Da quel momento in poi, il Bruges ha stretto i denti e ha resistito all’assalto atalantino. I belgi hanno chiuso ogni varco, trasformando la loro area in una fortezza invalicabile. L’Atalanta ha tirato più di venti volte e battuto 14 calci d’angolo, ma senza riuscire a sfondare.
IL PESO DEGLI EPISODI E LE OCCASIONI PERSE
Impossibile non tornare con la mente al discusso rigore concesso al Bruges all’andata e al penalty fallito da Lookman al ritorno. Gli episodi hanno pesato come macigni su una qualificazione sfuggita per dettagli, ma non solo. L’Atalanta ha peccato in concretezza nei momenti chiave e si è trovata impreparata a gestire le folate offensive avversarie, soprattutto nel primo tempo.
Anche le scelte tattiche di Gasperini sono finite sotto la lente d’ingrandimento. L’iniziale esclusione di Lookman, rientrato da poco dall’infortunio, è stata una mossa che ha fatto discutere. Il nigeriano, infatti, ha cambiato volto alla squadra non appena entrato in campo. Anche la prova opaca di De Ketelaere contro i suoi ex compagni e l’assenza di lucidità di Ederson hanno complicato le cose per l’Atalanta.
ORA TESTA AL CAMPIONATO: IL FUTURO PASSA DA QUI
L’eliminazione brucia e lascia l’amaro in bocca, ma il cammino della Dea non finisce qui. Ora il focus si sposta interamente sul campionato. L’obiettivo è chiaro: tornare in Champions League attraverso la Serie A.
Ci sono ancora 13 partite da giocare e l’Atalanta ha tutte le carte in regola per raggiungere il traguardo. Il gruppo di Gasperini dovrà ritrovare fiducia e concretezza, lasciandosi alle spalle le delusioni europee. I tifosi, che non hanno smesso di incitare la squadra nemmeno nei momenti più difficili, meritano un finale di stagione all’altezza delle aspettative.
Adesso è il momento di reagire, perché il calcio, come la vita, concede sempre una seconda possibilità. E per l’Atalanta, quella possibilità si chiama Serie A.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
Altre notizie - Copertina
Altre notizie
- 22:11 Il Napoli non lascia scampo al Milan. Partenopei in finale di Supercoppa
- 21:30 Gli Azzurrini chiudono l’anno in bellezza: 2-0 al Portogallo. Pasqual: “Sono soddisfatto”
- 17:15 ZingoniaDea, doppia seduta alla ripresa: il punto sugli indisponibili
- 17:00 Napoli-Milan: comincia la EA SPORTS FC Supercup
- 16:15 Genoa, Colombo: "Contro l'Atalanta dobbiamo essere bravi a vincere i duelli individuali"
- 15:00 Brividi e sogni di gloria: Musso blinda l'Atletico e lancia la sfida per la Coppa del Re
- 14:30 Luca Percassi traccia la rotta e lancia un monito alla piazza: “Attenti a dare tutto per scontato, scivolare in basso è un attimo”
- 14:15 Catania, l'ex Izco: "La C è una giungla, ma sento vibrazioni positive per la promozione in B"
- 12:45 PRIMAVERA 1, 16ª giornata / La Fiorentina frena, Atalanta e Parma non ne approfittano: risultati e classifica
- 12:15 Sorpresa a Riad: Jack Bonaventura spunta nel ritiro del Bologna. L'abbraccio con Italiano: "Il numero uno"
- 12:15 Addio Maestro Perico: se ne va l'uomo che ci ha insegnato che il talento, senza sudore, è nulla
- 12:08 Calciomercato DeaIl tesoro di Zingonia fa gola alle big: l'Inter ha scelto l'erede di Dumfries, ma per strapparlo alla Dea servono 40 milioni
- 12:00 Nappi tra amarcord e presente: "Palladino sulla strada giusta, su Scamacca non ho dubbi"
- 11:58 Ultim'oraUn dolore che colpisce al cuore: lutto per Mario Pašalić, l'Atalanta si stringe al suo campione per l'addio al papà
- 11:45 Esclusiva TAPrimavera, le pagelle: Zanchi è l'ultimo ad arrendersi, Pedretti giornata no. Davanti troppa polvere bagnata
- 11:30 De Roon infinito: Palladino gli riconsegna le chiavi del centrocampo, il mito di Bellini ora trema davvero
- 11:15 Conference League / Losanna-Fiorentina, le probabili formazioni
- 11:15 ZingoniaTegola Djimsiti, allarme rosso in difesa: ora tocca a Scalvini salvare la baracca (e Palladino)
- 11:00 Addio a Eugenio Perico, Magrin: "Il mio maestro di vita, andava a Messa in taxi pur di non mancare"
- 10:45 Lele Perico apre il cuore: "Papà Eugenio, il mio esempio silenzioso. La malattia me l'ha strappato via, ma la sua lezione resta eterna"
- 10:30 Addio a Eugenio Perico, Magnocavallo: "Un giudice inflessibile, ma da allenatore fumava per la tensione"
- 10:00 Il Papu Gomez cancella l'incubo e rilancia la sfida: "Doping e solitudine mi hanno cambiato, ora voglio altri 4 anni da protagonista"
- 09:45 "Magic Box" colpisce ancora, ma stavolta dietro la scrivania: al CONI brilla la Stella d'Oro di Gianfranco Zola
- 09:45 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Non solo Comuzzo, la Dea guarda nella Capitale: spunta l'idea Ghilardi per la difesa
- 09:30 Caos Siracusa, è allarme rosso: stipendi non pagati e presidente sparito. Rischio stangata (-4)
- 09:30 Addio a Eugenio Perico, Adelio Moro: "Era come un fratello, l'ho seguito fino all'ultimo"
- 09:00 Addio a Eugenio Perico, Donadoni: "Un fratello maggiore, ridevamo ancora per quella grotta costruita insieme"
- 08:45 Coppa Intercontinentale, Safonov mostruoso: ne para 4 su 5 e il Psg gode. Luis Enrique ora ha un bel "problema" tra i pali
- 08:30 Addio a Eugenio Perico, Carmine Gentile: "Mai banale, quella volta che segnammo entrambi alla Juve..."
- 07:45 Addio a Eugenio Perico, Glenn Strömberg: "Un capitano straordinario, mi ha aiutato a capire l'Italia"
- 06:45 PRIMA PAGINA - L'Eco di Bergamo: "Atalanta, addio a Perico"
- 06:45 PRIMA PAGINA - La Gazzetta dello Sport: "Un pieno di Super"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Tuttosport: "Incentivi Champions"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere di Bergamo: "Perico, il capitano che marcò Maradona"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere dello Sport: "Roba da sceicchi"
- 06:30 Probabili formazioniSupercoppa Italiana, semifinali / Napoli-Milan, le probabili formazioni
- 06:15 Notte da sceicchi e veleni: Conte cerca la vendetta, Allegri trema per Leao. In palio il primo pass per la finale
- 06:00 Lutto nel mondo nerazzurro: addio a Eugenio Perico, se ne va un pezzo di storia. Attesa per i funerali
- 00:45 Il mondo ai piedi di Parigi: Safonov è un muro, il Flamengo si inchina ai rigori ed è "Sextuple" da leggenda
- 00:30 Calciomercato DeaSirene dalla Capitale: la Lazio bussa per i gioielli della Dea, sul piatto una contropartita a sorpresa
- 00:15 ZingoniaTegola in difesa per Palladino: l'infortunio è una sentenza, il 2025 di Djimsiti finisce qui
- 00:00 Il "nuovo Hakimi" è già nostro: Palestra incanta Cagliari, l'Atalanta si gode un tesoro inestimabile
- 22:00 Addio a Eugenio Perico, il messaggio di cordoglio dell'Atalanta
- 22:00 Esclusiva TAESCLUSIVA TA - Giovanni Barsotti (DAZN): "Palladino elegante, ma ora l'Atalanta deve imparare a vincere le gare sporche"
- 18:30 Ultim'oraAtalanta in lutto, se ne va un pezzo di storia: addio a Eugenio Perico, l'uomo delle promozioni e maestro dei giovani
- 16:00 Non solo figurine - L'Album ufficiale 2025-26 è un atto d'amore: la Dea da sfogliare, un rito che unisce le generazioni
- 16:00 Esclusiva TADjimsiti Re d'Albania (e Ministro a Bergamo): il premio a un leader che non urla, ma comanda
- 14:30 Il personaggio - Dea, l'usato sicuro che non tramonta mai: Zappacosta come Alonso, il "classico" non si batte
- 14:09 Genoa-Atalanta, designazione ufficiale: un fischietto siciliano per la notte di Marassi
- 14:03 Harakiri Atalanta: il Cagliari terzultimo fa il colpo (1-0), Trepy gela Bosi. La vetta si allontana
