L'Atalanta si toglie di dosso gli schiaffi presi da Juventus e Salernitana e ritrova la vittoria in campionato. L'Hellas Verona colleziona la seconda sconfitta consecutiva e torna a tremare, a tremare forte, al terzultimo posto insieme allo Spezia di scena a Lecce. Al Gewiss Stadium va in scena una bella partita, che la Dea porta a casa in rimonta: al vantaggio gialloblù di Lazovic risponde Zappacosta nel primo tempo, poi nella ripresa Pasalic (con disastro di Montipò) e Hojlund riportano Gasperini sul vagone principale del treno per l'Europa, altro che scendere. Scavalcata la Roma, agganciato il Milan, nel mirino un posto in Europa League e, chissà, qualche residua speranza di qualcosa in più.
A sorpresa, Lazovic
Pare approcciare bene l'Atalanta, subito a trazione offensiva con Muriel, Koopmeiners, Pasalic e Hojlund tutti insieme in campo. Ma a sorpresa a passare è l'Hellas Verona, al secondo affondo, entrambi targati Lazovic. Sul primo tentativo l'ex Genoa non trova la porta, ma un minuto più tardi Terracciano premia il suo taglio preciso davanti a Scalvini e fa 1-0, ritrovando il quarto rete in campionato a quattro mesi di distanza dall'ultima griffe.
Schiaffo utile all'Atalanta
Una bella sveglia per l'Atalanta. Perché dal vantaggio scaligero in avanti la Dea comincia a macinare gioco e a flirtare col gol. Prima Hojlund, poi Muriel, ma i gialloblù si salvano. A metà primo tempo, però, eccolo il meritato pareggio: Zappacosta triangola con Muriel venendo in mezzo al campo e con un siluro dalla distanza spedisce la sfera all'angolino, mettendo a referto una vera perla. La partita resta la stessa: uomo su uomo a tutto campo. Il Verona non si fa più pericoloso, l'Atalanta ci prova col solito Hojlund, sale in cattedra Montipò per evitare l'1-1. E' l'ultima emozione di un primo tempo molto divertente.
Montipò spiana la strada al ribaltone
Otto minuti di ripresa e l'Atalanta completa l'opera, con un 'grazie' enorme a Montipò. Il portiere del Verona nel tentativo di dribblare Pasalic combina un disastro, gli regala il pallone ed è 2-1. Cominciano i primi cambi, entrano Lookman da un lato e Faraoni dall'altro, ma il copione resta lo stesso e pare che tutto possa accadere.
Riecco Hojlund, due mesi dopo
A un quarto d'ora dal 2-1, l'Atalanta prende il largo e fa pure il 3-1. E stavolta deve ringraziare la sua stellina, quell'Hojlund il cui gol mancava dal mese di marzo. Il centravanti danese sfrutta l'unica occasione in cui Hien gli dà respiro, prende quello spazio che serve per controllare e scaricare un mancino imprendibile da fuori area. Il secondo gol da fuori della partita, il quattordicesimo della stagione: insomma, il cavallo di battaglia dell'Atalanta.
L'Hellas ci prova, ma si ferma sui legni
Non esce però dalla partita l'Hellas Verona. Zaffaroni e Bocchetti mandano in campo Verdi, Abdilgaard, Gaich. E prova a reagire. E' proprio Verdi a provarci per due volte, dopo un altro tentativo di Depaoli, ma gli scaligeri sparano a salve. E restano al palo. Anzi, alla traversa, per due volte in pochi minuti negli ultimi minuti di partita. Niente da fare, il 3-1 regge fino alla fine. L'Atalanta torna a vincere dopo due sconfitte di fila, l'Hellas Verona inanella il secondo k.o. consecutivo e deve sperare che lo Spezia non faccia punti a Lecce. Trema, trema davvero.
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