Italia-Bosnia 1-1 (67' Sensi; 58' Dzeko)

Donnarumma 6 - Incolpevole sul gol di Dzeko, non reattivissimo in uscita sul palo di Hodzic. In generale, non è mai chiamato agli straordinari.

Florenzi 5,5 - Ci si aspetta che sgroppi e attacchi, invece è più giudizioso, ma con qualche imprecisione, della controparte sulla fascia mancina. Un buon inserimento nel secondo tempo avrebbe meritato maggior fortuna.

Bonucci 6,5 - Il migliore in una difesa che, pur se mai messa sotto assedio, qualche scricchiolo lo ha comunque offerto.

Acerbi 5.5 - In campo per una svista sulla distinta. Perde il suo derby personale con Dzeko, dimenticato in occasione dell'1-0. Per il resto, non concede altre sbavature agli avanti bosniaci.

Biraghi 6 - Ha il merito di proporsi con costanza, soprattutto nel primo tempo. Niente di spettacolare, ma qualche buon cross. E dietro soffre comunque poco.

Pellegrini 5,5 - S'allarga spesso e volentieri, senza entrare più di tanto in partita. (Dall'86' Kean s.v.).

Sensi 7 - Torna a fare il regista, probabilmente a distanza di una stagione e mezza dall'ultima volta. E infatti la cosa migliore gli riesce quando trova lo spazio per inserirsi, siglando il gol che evita la mala parata.

Barella 6,5 - Al netto della marcatura del compagno, il migliore per distacco degli azzurri. Presente su ogni pallone, sbaglia poco e si prende anche responsabilità in fase di manovra. Mezzo voto in meno perché Sunjic gli svetta sopra, ma ha 10 centimetri abbondanti di vantaggio aereo.

Chiesa 5,5 - Parte bene, poi progressivamente si spegne. La posizione, non proprio ideale, non lo aiuta più di tanto. Qualche buona intuizione, a conti fatti non fa male. (Dal 70' Zaniolo 6 - Dà nuova vigoria all'attacco azzurro, senza entrare nelle dinamiche della gara).

Belotti 5 - Sarebbe il punto di riferimento per fare salire la squadra, esce dal campo con appena 14 tocchi del pallone all'attivo. Più un tiro telefonato dal limite dell'area e un giallo. (Dal 73' Immobile 5,5 - Non molto più servito del granata, non punge).

Insigne 6,5 - Il palo gli nega la gioia della rete. Seppure a corrente alternata, è il migliore dei tre attaccanti.

Mancini 6 - Alla fine, ne esce fuori con un pareggio che non sarà molto ma almeno non è una sconfitta. La sua Italia è un ricordo di dieci mesi fa, riprende i fili di un discorso non facile da portare avanti. Impatta sulle gambe imballate degli azzurri, prova a dare la scossa ma non gli riesce.

Sezione: Il Pagellone / Data: Ven 04 settembre 2020 alle 22:48
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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