Un successo tanto atteso quanto meritato quello dell’Atalanta contro il Bologna: un 2-0 che spezza finalmente un digiuno casalingo di oltre tre mesi. Tra i protagonisti assoluti della gara Marten de Roon, autentico cuore pulsante della squadra di Gasperini, che nel post-partita ha analizzato la vittoria e lo spirito ritrovato dalla Dea in conferenza stampa. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com
Marten, finalmente siete tornati a vincere, era una vittoria che aspettavate da tempo e che arriva con una prestazione di grande qualità. Quanto è importante per voi?
"Sì, finalmente possiamo sorridere di nuovo. Erano passate troppe partite senza vincere davanti ai nostri tifosi. Oggi siamo partiti subito fortissimi, e credo che la differenza l’abbia fatta proprio l’atteggiamento: l’intensità e la determinazione messe in campo ci hanno permesso di sovrastare il Bologna, specialmente nel primo tempo. Questo ha generato fiducia e sicurezza, e ha fatto la differenza."
Come cambierà adesso il vostro modo di lavorare dopo questa vittoria che vi restituisce entusiasmo e fiducia?
"A dire la verità, abbiamo sempre lavorato sodo, anche nei momenti più complicati. Forse questa settimana ci siamo detti qualche parola in più, ci siamo confrontati maggiormente sul piano mentale, ricordandoci che siamo sempre la stessa squadra che pochi mesi fa vinceva tanto e segnava molto. Era necessario ritrovare quella grinta, quella voglia di combattere insieme, e oggi finalmente siamo riusciti a farlo sul campo."
Hai raggiunto le 300 presenze in Serie A proprio settimana scorsa contro la Lazio. Che valore ha per te questo traguardo, ormai da bergamasco adottivo?
"Le 300 presenze sono certamente un bel numero e un motivo d’orgoglio, soprattutto per il rapporto che si è creato qui a Bergamo. Ma alla fine, quello che conta di più sono sempre i risultati della squadra. Più che al mio record, penso al fatto che questa vittoria era fondamentale per il nostro cammino."
Qual è stata la chiave per ripartire oggi? Solo una questione mentale o anche un problema fisico?
"Non parlerei di crollo, anche se dopo il gol preso contro la Lazio non siamo riusciti a reagire bene, e questo sicuramente non ci è piaciuto. È stato importante capire che dobbiamo sempre restare uniti, soprattutto nelle difficoltà. Abbiamo lavorato molto sulla mentalità, sull’importanza della pressione degli attaccanti: quando loro lavorano bene davanti, per noi centrocampisti diventa più facile anticipare e ripartire. Oggi siamo stati bravi anche nei dettagli, come nei piccoli falli che spezzano il gioco e aiutano a gestire i momenti difficili."
Unico neo della giornata l'infortunio di Kolasinac. Sai qualcosa di più preciso sulle sue condizioni?
"Onestamente non ho notizie precise. L’ho visto all’intervallo e aveva parecchio dolore. Inizialmente circolavano voci sul crociato o sul legamento, ma al momento sono tutte ipotesi, quindi è inutile fare speculazioni prima degli esami approfonditi."
Una curiosità: oggi hai affrontato Sam Beukema, tuo connazionale. Secondo te ha il livello per arrivare in nazionale olandese?
"Non sono il CT Koeman, quindi non posso prendere decisioni, però Sam sta facendo davvero una grande stagione e non è nemmeno la prima volta. Ovviamente in nazionale c’è molta concorrenza in quel ruolo, ma sono convinto che se continuerà su questi livelli avrà sicuramente le sue possibilità. Dipenderà da lui mantenere alta la qualità delle sue prestazioni."
Che tipo di messaggio manda questa vittoria al campionato e soprattutto alle squadre che vi stanno inseguendo per un posto in Champions?
"Questa vittoria dice chiaramente che l’Atalanta non molla mai. Era cruciale per la classifica e per la nostra fiducia, perché ci permette di restare al terzo posto, davanti a tutti quelli che stanno inseguendo. Dobbiamo continuare così: l’obiettivo è chiaramente conquistare un posto in Champions e faremo di tutto per restare in questa posizione fino alla fine."
Da capitano, quanto è stato importante oggi gestire bene anche le difficoltà, come l’ammonizione iniziale di Hien che poteva complicare la partita?
"Certamente un giallo nei primi minuti per un difensore può diventare un grosso problema, ma siamo stati bravi a proteggerlo, abbiamo raddoppiato gli interventi e abbiamo gestito la situazione insieme. Questa squadra ha più leader, più capitani: siamo tanti giocatori con esperienza e responsabilità, e in settimana ci siamo parlati tanto proprio per superare momenti come questi."
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Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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