Simone Padoin non dimentica l'Atalanta: "Devo tanto al mio passato in nerazzurro. I miei più grandi amici? Capelli e Consigli"

Ospite a "Filo Diretto" in onda su Juventus Channel, l'ex atalantino Simone Padoin ha ripercorso gli anni passati a Bergamo e discusso sulla sua attuale esperienza da bianconero. Il centrocampista friulano racconta prima di tutto del giorno in cui è stato ufficializzato il suo passaggio nel club torinese: "Mi tremavano le gambe, è stato un sogno. Poi si può vedere dalle immagini che ho le occhiaie, perchè di notte non avevo dormito niente - riporta TuttoJuve.com -. Per me era una sodddisfazione incredibile. Devo tanto al mio passato con la maglia dell'Atalanta, però essere qua è un'altra cosa. E' stato difficile soprattutto per quanto riguarda il fatto dell'ambiente, perchè comunque mi ero trovato benissimo, mia moglie è di Bergamo, io vivo a Bergamo, quindi avevo tutto lì; però ho pensato alla mia carriera, ho pensato che sarei andato in una grandissima squadra, quindi alla fine la scelta non è stata molto complicata. Se posso dirlo, io sono stato contattato dal mio procuratore verso le sei di sera del 30 gennaio di quest'anno e già dalla prima telefonata avevo detto di lavorare su questo trasferimento, perchè comunque per me significava un sogno. Nel giro di pochi minuti, la mia decisione l'avevo presa".

Nonostante il trasferimento da Bergamo a Torino, i contatti con i vecchi amici sono rimasti: "Daniele Capelli e Andrea Consigli sono sicuramente i miei più grandi amici. Sono stato anche al loro matrimonio a giugno e a loro mi lega una grande amicizia e li sento sempre con grande affetto. Ogni volta che torno a Bergamo, appena possiamo ci organizziamo per vederci e sicuramente loro sono gli amici più importanti che ho nel calcio".

Infine, a conclusione dell'intervista, Padoin ha scelto la rete che considera la più bella della sua carriera: "Penso quella con il Livorno, che ho fatto nel secondo anno di Atalanta. Loro avevano calciato un angolo, Coppolo era uscito, mi aveva lanciato, io avevo stoppato la palla di tacco e ho fatto il pallonetto al portiere, quindi penso che quello sia stato il gol più bello".