Dopo quattro anni di indagini e un processo che ha segnato il calcio italiano dentro e fuori dal campo, il procedimento Prisma si è chiuso con una lunga serie di patteggiamenti. Il Gup di Roma, Anna Maria Gavoni, ha accolto le richieste presentate a giugno dai legali della Juventus e degli ex dirigenti bianconeri, con il consenso già espresso dai pm Lorenzo del Giudice e Giorgio Orano.

LE PENE – La Juventus, come società, pagherà una multa di 156.750 euro. L’ex presidente Andrea Agnelli ha patteggiato un anno e otto mesi, la pena più pesante fra tutti, mentre l’ex vicepresidente Pavel Nedved ha concordato un anno e due mesi. Fabio Paratici e Cesare Gabasio hanno ottenuto un anno e sei mesi, mentre per Stefano Cerrato, Marco Re e Stefano Bertola la condanna è di 11 mesi e 29 giorni, convertita in ammenda. Tutte le pene superiori a un anno restano sospese. Unica eccezione: Maurizio Arrivabene, per il quale è stato disposto il non luogo a procedere.

LE PAROLE DI AGNELLI – L’ex presidente, che non aveva accettato patteggiamenti nel processo sportivo, ha spiegato le sue ragioni con una nota: «Ho deciso di patteggiare perché il procedimento penale era ancora fermo all’udienza preliminare, a quattro anni dall’inizio. L’alternativa sarebbe stata un limbo infinito. La mia scelta non è un’ammissione di colpa, resto convinto della mia innocenza. È stata una decisione sofferta ma necessaria, per mettere fine a un capitolo gravoso della mia vita». Poi l’affondo sentimentale: «Il mio amore per la Juventus rimane totale e immutato, così come il legame con Torino e con l’Italia».

LA POSIZIONE DEL CLUB – In serata la Juventus ha pubblicato un comunicato ufficiale: «Il patteggiamento non rappresenta né ammissione né riconoscimento di responsabilità. Pur ribadendo la correttezza del proprio operato, la società ha scelto questa via nell’interesse di azionisti, tifosi e stakeholder».

RISARCIMENTI – Sul fronte civile, oltre ai 300mila euro già versati alla Consob, la Juventus e diversi ex dirigenti hanno trovato un accordo con circa un terzo delle 221 parti civili. La cifra complessiva per le transazioni ammonta a 1,08 milioni di euro.

Con i patteggiamenti e i risarcimenti, si chiude uno dei casi più discussi della storia recente del calcio italiano. La Juventus guarda avanti, ma le cicatrici di questi anni – tra tribunali sportivi e penali – restano un monito per l’intero sistema.

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Mar 23 settembre 2025 alle 08:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print