Ci sono notti di calcio che restano incorniciate, che vanno oltre il semplice risultato. A San Siro, nella sera insolita di Pasqua, l’Atalanta ha scolpito un pezzo della sua storia recente battendo il Milan per 1-0. Un risultato pesantissimo, arrivato dopo una sfida tatticamente intrigante, non sempre bella ma sicuramente emozionante. E soprattutto decisiva nella corsa alla qualificazione Champions.
SAN SIRO DA RECORD, MILAN SENZA LUCE
Non è bastata una cornice da brividi, 73 mila spettatori a gremire San Siro in una domenica di Pasqua quasi autunnale, per risollevare un Milan spento e privo di identità. I rossoneri, noni e lontani dall’Europa, non sono riusciti a trasformare il calore del loro pubblico in energia positiva. Nel primo tempo, hanno scelto una tattica attendista che ha prodotto una sterilità offensiva totale: zero conclusioni nello specchio della porta e un imbarazzante 38% di possesso palla. La squadra di Conceição non ha avuto idee né mordente, quasi rassegnata a subire l’iniziativa avversaria.
DEA DOMINANTE, CAMBI DECISIVI
L’Atalanta, forte della serenità ritrovata dopo la vittoria sul Bologna, ha affrontato la gara con sicurezza e leggerezza - analizza Il Corriere di Bergamo - . La svolta arriva a inizio ripresa: Gasperini, in una serata tatticamente ispirata, decide tre cambi in contemporanea, nessuno dei quali offensivo. Bellanova, che per un’ora aveva arginato con successo Rafael Leao, torna nel suo ruolo naturale sulla fascia e trova l’assist vincente per Ederson al 17’. Il brasiliano firma il quarto gol stagionale: una statistica curiosa ma significativa, dato che ogni volta che Ederson segna, l’Atalanta vince sempre.
UN SUCCESSO STORICO
Questa vittoria entra di diritto negli annali nerazzurri. È infatti soltanto la terza volta, dopo le stagioni 1940/41 e 2007/08, che l’Atalanta riesce a battere il Milan sia all’andata sia al ritorno in campionato. Ed è un risultato che consolida il primato della Dea in trasferta: 36 punti conquistati lontano da Bergamo, più di Napoli e Inter, con il miglior attacco esterno (35 gol fatti) e la difesa meno perforata (appena 11 reti subite). Numeri da grande squadra, numeri da Champions League.
I PROTAGONISTI: BELLANOVA ED EDERSON
Raoul Bellanova è stato la mossa chiave della serata. Inedito terzino marcatore, ha annullato la minaccia Leao, mostrando maturità e concentrazione. Tornato in fascia dopo i cambi, ha fornito l’assist decisivo, raggiungendo quota otto assist in stagione, primato italiano. Ederson è stato invece il match winner assoluto: dominatore del centrocampo insieme a De Roon, il brasiliano ha messo la firma sulla rete che vale oro nella corsa europea.
IL MILAN NON PUNGE
Per la prima volta nel 2025, il Milan resta senza gol tra le mura amiche. Nella ripresa, nonostante un assetto ultraoffensivo negli ultimi trenta minuti, i rossoneri non sono riusciti a impegnare Carnesecchi. L’Atalanta ha controllato agevolmente, senza rischiare nulla, conquistando così la quattordicesima partita stagionale senza subire reti. Una solidità difensiva che è alla base della straordinaria stagione nerazzurra.
VERSO LA CHAMPIONS: ORA IL CALENDARIO SORRIDE
Con 64 punti e un vantaggio rassicurante sul Bologna (+4 che vale +5 per gli scontri diretti), la qualificazione alla Champions League è ormai a portata di mano. Il calendario sorride ai nerazzurri: quattro sfide su cinque appaiono ampiamente alla portata, con la certezza di poter raggiungere la quota Champions fissata intorno ai 70-71 punti.
La Dea è vicinissima a scrivere l’ennesima pagina di un capitolo straordinario, fatto di risultati, gioco e idee. San Siro ha sancito ancora una volta che questa Atalanta è pronta per il grande palcoscenico d’Europa.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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