Roberto Taurino, tecnico ex Gubbio e Avellino, è intervenuto come ospite di 'A Tutta C', trasmissione in onda su TMW Radio e Il 61, per analizzare le dinamiche attuali dei gironi di Serie C e parlando delle Under 23 ha sottolineato

"Come tutte le situazioni ci sono dei pro e dei contro, è normale che noi siamo abituati alla Lega Pro come un campionato comunque che in Italia è vissuto con grande importanza e dove ogni squadra rappresenta una città e quindi un popolo e quindi una tifoseria e quindi c'è questa grande passione per quello che è anche un calcio di Lega Pro. È ovvio che la logica delle squadre under-23 è un po' diversa perché rappresentano un poco il percorso finale di tanti giovani che fanno tutto il percorso all'interno di un settore giovanile di livello e che poi hanno bisogno probabilmente di qualche annata di adattamento al calcio dei grandi per poi capire se sono giocatori dal valore importante da poter portare anche nelle prime squadre o comunque poi fare un percorso calcistico diverso nelle altre categorie. È normale che bisogna unire le necessità di tutti e spesso le squadre di Serie A preferiscono in questo modo seguire i loro giovani talenti perché a volte nel Lega Pro ci si trova anche in situazioni non proprio comode dove non viene data male la possibilità di un ragazzo giovane che sicuramente si deve formare oltre all'aspetto tecnico d'attimo ma soprattutto sotto l'aspetto della personalità e magari di incappare in situazioni che possono far perderlo per strada diciamo così anche se io sono convinto che anche le situazioni diciamo così difficili e complicate anzi soprattutto quelle sono formative soprattutto per la personalità di un giovane quindi se le squadre di prima fascia hanno pensato che per loro sia un'esigenza è inutile stare lì a combattere a fare a fare guerre che servono a poco. Cerchiamo di capire come far coesistere tutti, naturalmente un minimo di limite bisogna metterlo perché altrimenti se ogni squadra di Serie A propone una formazione diventano troppe e vorrebbe dire togliere 18 a 18 città che anche importanti in Italia la possibilità di avere l'espressione della propria squadra del cuore e quindi si va a perdere poi quel discorso che il calcio è soprattutto dei tifosi e del pubblico e della passione che la gente ci mette quando viene allo stadio quando partecipa alle trasferte nel seguito della propria squadra nei propri colori quindi non dobbiamo mai staccarci troppo dallo stato dall'aspetto emotivo e dall'aspetto pubblico che è quello che rende questo sport così seguito e anche così meraviglioso". 

Sezione: Serie C / Data: Mer 08 ottobre 2025 alle 16:00
Autore: Daniele Luongo
vedi letture
Print