Intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio nel programma “1 Football Club”, Andrea Agostinelli — ex allenatore e giocatore di Napoli e Atalanta — ha speso parole di grande ammirazione per Rasmus Højlund, protagonista assoluto nel Napoli di Antonio Conte e autore di un inizio di stagione da applausi. «Con me sfondate una porta aperta! — ha dichiarato Agostinelli — Lo dissi già dal primo giorno in cui arrivò in Italia: per me era un fenomeno. All’Atalanta avevano intuito subito il suo potenziale, e come sempre hanno fatto un affare clamoroso. Lo presero, lo valorizzarono e lo rivendettero a 70 milioni: una cifra altissima, ma che non rende ancora pienamente il suo valore reale».

UN TALENTO ALLA HAALAND – Agostinelli non ha dubbi: il danese è destinato a un futuro da top mondiale. «Mi ricorda Haaland — ha spiegato — ma con una differenza importante: Højlund partecipa molto di più alla manovra offensiva. È un attaccante moderno, tecnico e generoso, che gioca per la squadra oltre che per il gol. Non è solo potenza e velocità, ma anche intelligenza tattica e visione».

L’ex tecnico ha poi sottolineato l’impatto caratteriale del giocatore: «Fuori dal campo sembra tranquillo, quasi introverso, ma appena inizia la partita diventa un demone. Ha una fame incredibile e la trasmette ai compagni. È il tipo di attaccante che ti cambia le partite».

CONTE E IL “DILEMMA” DEL DOPPIO BOMBER – Con quattro reti tra campionato e Champions, Højlund si è già preso il Napoli. Ma Agostinelli lancia un sorriso ironico a Conte: «Pensate a gennaio, quando rientrerà Lukaku: saranno problemi belli per l’allenatore! Gestire due attaccanti così sarà una sfida, ma sono certo che Conte saprà farli coesistere. Meglio avere l’imbarazzo della scelta, quando la qualità è così alta».

L’EREDITÀ DELL’ATALANTA – Ancora una volta, l’ex centrocampista ha voluto rimarcare il merito della Dea nel saper scovare e lanciare talenti: «L’Atalanta è una macchina perfetta nel valorizzare i giovani. Højlund è l’ennesima dimostrazione: lo hanno preso quando era ancora grezzo, lo hanno fatto crescere e gli hanno permesso di spiccare il volo. Non è fortuna, è competenza. A Bergamo sanno lavorare, e i risultati si vedono ogni anno».

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Sezione: L'angolo degli ex / Data: Mar 07 ottobre 2025 alle 16:30
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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