Zingonia è il nome di un luogo che, pur non essendo né una città né un quartiere, è noto per ospitare uno dei settori giovanili di calcio più rispettati d'Europa: quello dell'Atalanta. Situato vicino a Bergamo, questo centro di allenamento ha visto crescere alcuni dei talenti più promettenti del calcio italiano, grazie alla visione e al lavoro incessante di Mino Favini, figura storica della formazione giovanile del club. RivistaUndici.com con uno speciale focus si è addentrato in quello che è il quartier generale più famoso d'Europa e tra i più prestigiosi al mondo dove si alleva il talento
IL LAVORO DI MINO FAVINI
Mino Favini, un uomo che ha lasciato un'impronta indelebile sul calcio giovanile italiano, ha guidato il settore giovanile dell'Atalanta per vent'anni, dopo aver fatto lo stesso al Como. La sua filosofia era chiara: il talento di un giovane calciatore non si misura dai calci di rigore o dall'altezza, ma dalla naturalezza con cui controlla il pallone. Secondo Favini, uno stop perfetto è indicativo del rapporto innato che un bambino ha con il pallone e rivela il potenziale del giovane atleta. "Sono le attitudini innate a fare la differenza", affermava, sottolineando l'importanza di lavorare su queste predisposizioni naturali.
L'INVESTIMENTO SULLE GIOVANI PROMESSE
Il settore giovanile dell'Atalanta è un investimento significativo per il club, con una spesa annuale di circa quattro milioni di euro, e strutture all'avanguardia che comprendono sette campi da calcio. Questo impegno finanziario dimostra quanto l'Atalanta creda nel valore del proprio vivaio, vedendolo non solo come una fonte di giocatori per la prima squadra, ma anche come un pilastro del futuro del club. Questo approccio ha permesso all'Atalanta di coltivare numerosi talenti, come Baselli, Montolivo, Bonaventura e tanti altri, che si sono distinti sia in Italia che all'estero.
UN MODELLO DI FORMAZIONE UNICO
Il modello di formazione dell'Atalanta si distingue per la sua continuità e coerenza. A differenza di altri club che acquistano giovani già formati, l'Atalanta lavora con ragazzi di appena otto anni, seguendoli fino al campionato Primavera. Questo percorso è arricchito dalla presenza di allenatori con esperienza sia sul campo che accademica, e dalla costante valutazione dei progressi di ogni ragazzo. Il risultato è una generazione di calciatori ben formati, con una solida etica del lavoro e un carattere forgiato da anni di duro impegno.
LE SFIDE DEL SETTORE GIOVANILE
Favini sottolineava le sfide poste dall'interferenza di procuratori e dagli effetti del mercato sui giovani giocatori. L'obiettivo del settore giovanile è sviluppare non solo le abilità tecniche, ma anche la personalità e la disciplina, preparando i ragazzi per le pressioni e le tentazioni del calcio professionistico. Questo approccio ha aiutato l'Atalanta a mantenere un'alta percentuale di giovani che si affermano nel calcio professionistico, offrendo loro un percorso chiaro e sostenibile.
Il settore giovanile dell'Atalanta è un esempio brillante di come un club possa costruire una cultura del calcio sostenibile e vincente. Con un focus sulla crescita a lungo termine e lo sviluppo integrale dei giovani calciatori, l'Atalanta continua a essere un modello di eccellenza, non solo in Italia, ma in tutta Europa. I successi del vivaio nerazzurro dimostrano che con pazienza, investimento e una chiara filosofia, è possibile coltivare talenti che contribuiscono significativamente al panorama calcistico mondiale.
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