I suoi pensieri corrono dritti come le traiettorie che sceglie per andare in porta. Manolo Gabbiadini è il volto emergente dell'Under di Ferrara: ha un caschetto ribelle, un fisico imponente, le idee chiare e le stimmate del goleador. E, sembra, più si alza l' asticella, più si trova a suo agio. In B col Cittadella 27 gare e 5 gol. Meglio in azzurro: nelle ultime 4 gare, è sempre andato a segno, e solo in una ha giocato titolare. Gli bastano molto meno di 90' per trovare la via della porta. Il bilancio al torneo di Tolone è di 2 su 2: bucate Costa d'Avorio e Portogallo. «Giocare in Nazionale è sempre bello, con quest'Under e questo c.t. lo è ancora più. Siamo un bel gruppo, tutti amici. E poi mi trovo meglio a giocare da prima punta, anche se posso adattarmi, come al Cittadella, da seconda».
Voglio giocare. Avviso agli interessati, che pare siano parecchi: non è un centravanti d'area. «Sono tanti i campioni che mi piacciono, Milito e Torres sono i preferiti. Cerco di copiare da loro. Mi piace scattare, partire da lontano per entrare in porta. È il mio anno buono? Ogni anno lo è, ma il prossimo sarà importante. Ho 19 anni e mi piacerebbe fare il salto di qualità. Ma non so dove giocherò, non ho chiesto nulla al mio procuratore perché sono concentrato sul torneo di Tolone. Quando torno, parleremo con l'Atalanta. La A mi piacerebbe, ma da titolare. Andare a fare la terza o quarta punta no, allora meglio un altro anno di B. Con il fisico che mi ritrovo, ho necessità di giocare. L'estero? Magari tra 4-5 anni sì, mi piacerebbe fare un' esperienza fuori, soprattutto in Inghilterra. Ma ora voglio crescere in Italia». Il suo futuro prossimo più probabile si chiama Atalanta. Ma in che serie? «So poco del calcio scommesse. Da qui non vedo i tg. Ma non sono molto preoccupato: conosco Doni, è una bravissima persona e non credo che possano capitare brutte cose all'Atalanta». 

Sezione: Altre news / Data: Mer 08 giugno 2011 alle 16:00 / Fonte: Fabio Bianchi - La Gazzetta dello Sport
Autore: Luca Bonzanni
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