Pensate di essere in settimana bianca e perdere il posto di lavoro. Probabilmente le vacanze diventerebbero un incubo, per voi e chi vi sta vicino. Soprattutto se venite a saperlo dai giornali, come è successo con Julian Nagelsmann, allenatore 35enne che si è trovato, da un minuto all'altro, a dovere aggiornare il curriculum. Ricco, ricchissimo, ma pur sempre da disoccupato a poco più di due mesi dalla fine della stagione, con un quarto di finale di Champions da giocare, un secondo posto in Bundesliga dietro al Borussia Dortmund. Ecco, proprio perdere dieci punti rispetto agli avversari di sempre ha fatto pensare alla dirigenza che non fosse quello giusto.
Fumantino Salihamidzic, nel dopopartita con il Bayer Leverkusen. "Non siamo stati quelli che significa il Bayern Monaco. Abbiamo perso tutto, ci siamo fatti sopravanzare da una squadra che ha giocato di giovedì. Il Bayer è stato migliore in ogni aspetto. Ho raramente riscontrato una così piccola mentalità, piccola voglia, piccolo agonismo, poca intensità. Questa squadra è così forte quando ha la mentalità dall'inizio e va al 100%... Ma non è buona quando gioca come oggi. Quando è pigra e pensa di potere vincere solo con il gioco... Non lo fa". Aveva lasciato gli spogliatoi enormemente arrabbiato per la sconfitta, ma nulla che facesse presagire a una scelta così radicale. Certo, anche la scelta di andare in settimana bianca, in Austria a sciare, con i giocatori che comunque rimanevano sul campo d'allenamento, dopo una sconfitta contro il Bayer non ha aiutato la situazione del tecnico. Questo è certamente uno dei motivi per cui Nagelsmann è stato esonerato, oltre alla povertà di gioco in Bundesliga.
Non c'erano però indicazioni di possibili frizioni fra le parti. Tanto più che anche Nagelsmann ne sapeva niente, così come i giocatori. Joao Cancelo ha spiegato che gli è stato detto del licenziamento solo dopo la partita contro il Liechtenstein, vinta per 4-0 dal Portogallo. Quindi tutto sembrava presagire come una settimana normale. Un altro fattore chiave è la certezza di prendere Thomas Tuchel come allenatore altrimenti c'era la possibilità che arrivassero altri club ad anticiparlo. Infine c'è anche stato il mancato progresso di alcuni giocatori presi nel mercato estivo. Quindi tutte queste cose, messe nel calderone, hanno portato alla scelta di Salihamidzic di cambiare il possibile. E visto che non è possibile cambiare tutti i calciatori, meglio farlo con l'allenatore.
Anche perché al Bayern Monaco sono molto confidenti sulle possibilità di questa stagione. Ma passare da un triplete a zero non è poi esercizio così impossibile, se in Bundesliga sei al secondo posto a poche giornate dalla fine, con il Klassiker in programma settimana prossima al rientro, mentre in Champions incontri comunque il Manchester City dell'ex Guardiola. Vero è che finora ha eliminato Barcellona e Paris Saint Germain senza prendere mai gol, quindi le qualità sono indiscusse. Ma ogni partita può essere una roulette russa e uscire con il City non è poi così impossibile, tutt'altro. Così la sosta per le Nazionali è sembrata l'occasione più propizia per cambiare la guida tecnica. Dulcis in fundo, alcuni dei calciatori più importanti della rosa avevano perso la fiducia in Nagelsmann. Una fine indecorosa dopo averlo corteggiato per anni e voluto fortemente. Ci sarà un altro capitolo della storia, ma chiudere così lascia l'amaro in bocca perché non ci sarà una riprova su cosa sarebbe potuto succedere.
Autore: Red. TuttoAtalanta.com
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