Chi vuol prendere Cristiano Ronaldo? A pochi giorni dall'inizio della Premier League e a poco meno di un mese dalla fine del mercato, il futuro dell'asso portoghese è più incerto che mai e nonostante la palesata voglia di lasciare Manchester è complicato persino immaginare un altro club disposto a puntare su di lui.

I RECORD DA DIFENDERE37 anni compiuti a febbraio, una carriera che si avvia alla fase crepuscolare. La mancata qualificazione del Manchester United alla prossima Champions League è un'onta insopportabile per chi, ininterrottamente dal 2002 ne ha preso parte. Giocatore con più presenze, giocatore con più reti, giocatore con più assist. Tutti record che vanno difesi e migliorati, considerando che a inseguire c'è Lionel Messi, due anni in meno all'anagrafe e una squadra di fenomeni a supportarlo. Farsi superare dall'argentino sarebbe inaccettabile.

È COME L'ANNO SCORSO - Già un anno fa i capricci di Cristiano Ronaldo portarono alla chiusura del rapporto della Juventus con un anno d'anticipo. Quella del Manchester United era chiaramente l'unica vera opzione possibile per appeal, per potenza economica e anche per il lato romantico: il grande campione che torna in quella che è stata per anni la sua casa, dove ha vinto la sua prima Champions e il suo primo pallone d'oro. La famiglia Glazer ha deciso di accollarsi il folle ingaggio puntando a quella Premier League che manca dai tempi di Sir Alex Ferguson. È finita con un mesto piazzamento in Europa League e poteva finire pure peggio. Ronaldo, a dire il vero, è fra i meno colpevoli: 18 reti segnate e trascinatore anche in Champions finché ha potuto, ossia gli ottavi di finale. I red devils resettano nuovamente e ripartono da Erik ten Hag, come la Juventus un anno fa. Ronaldo non ha né tempo né voglia di aspettare l'inizio di un nuovo ciclo, ma con un anno in più e dopo un'altra estate di capricci chi questa volta è disposto a prenderlo?

CONVIENE ANCORA PRENDERE CR7? - A oggi non c'è nessuno disposto a farlo. Oggi anche un campione come lui si è svalutato, l'ingaggio è esorbitante e non garantisce più un ritorno economico né col merchandising né d'immagine: stiamo entrando nell'era Mbappé-Haaland e CR7 è ormai il passato. Delle big che possono permettersi il suo ingaggio nessuna tifoseria lo attende trapidante, anzi. Nel caso dell'Atlético Madrid è arrivato persino un comunicato ufficiale da parte di una frangia del tifo organizzato dei colchoneros, contraria al suo acquisto. Il Paris Saint-Germain, il Chelsea e il Bayern Monaco si sono tirati fuori dall'affare: "Non si adatta alla nostra filosofia" ha dichiarato Oliver Kahn. Ed è ormai evidente che non basti più un fuoriclasse come lui per andare lontano in Champions. Il gioco non vale più la candela.

RESTA L'IPOTESI ROMANTICA - A oggi l'unica soluzione possibile, a patto che CR7 accetti un drastico taglio dell'ingaggio, è quello dello Sporting Clube de Portugal. "Tornerà allo Sporting" disse mamma Dolores Aveiro un anno fa, nella notte dei festeggiamenti dei tifosi biancoverdi per la vittoria del campionato. La profezia potrebbe avverarsi, ma anche in questo caso c'è un "ma". Oltre al lato squisitamente economico Cristiano Ronaldo è l'antitesi del progetto societario rilanciato dal tecnico Ruben Amorim, fondata su un gruppo omogeneo senza stelle ingombranti. E che ha riportato un titolo dopo 19 anni e la qualificazione agli ottavi di Champions. Un accentratore come Ronaldo non sarebbe propriamente visto come il salvatore della patria.

Sezione: Calcio Estero / Data: Gio 04 agosto 2022 alle 11:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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