I conti devono tornare in casa Juventus, e allora la missione di Paratici a Barcellona ha preso pieghe inaspettate. Niente Neymar, come gira dalle voci messe in giro dalla famiglia del brasiliano per mettere pressione sul Barcellona (più in basso vi informiamo sulla risposta del PSG al Barça).

Invece Paratici ha lavorato di fantasia: fondamentalmente, non ci sono soldi da spendere né nelle casse della Juve né in quelle del Barcellona, ed entrambi hanno vari esuberi da smaltire, tutti con stipendi piuttosto pesanti. E in questo gioco a zero, l’unico segno più lo segnerebbero le plusvalenze degli scambi secchi. Per questo Paratici ha avanzato tre proposte al Barcellona, nelle quali la Juve riuscirebbe a uscire con la botte dei conti pieni, e con la moglie ubriacata dal realizzare acquisizioni del genere.
Perché la Juventus ha proposto al Barcellona uno scambio secco Dybala per Luis Suarez, convinta di riuscire ad alleggerire i problemi di sovraffollamento in attacco per i blaugrana, ma in verità sperando segretamente di mettere a segno un colpo pazzesco. Peccato che Suarez sia l’alter ego di Messi a Barcellona, e la proposta è stata respinta seccamente.
Non si è perso d’animo Paratici, che poi ha richiesto Rakitic: quella personalità unita alla qualità che in mezzo manca a Pjanic, e sapendo che il croato è ormai mal sopportato. Sul piatto è stato messo Emre Can, per realizzare un plusvalenza con i fiocchi. Uno scambio decisamente più assennato del precedente, ma che per ora non ha invogliato il Barça, non troppo compiaciuto dello stipendio altissimo di Emre Can, anche se si spera di poter convincere Bartomeu.
E non è tutto, perché nonostante l’infortunio che lo terrà fuori per un mese e mezzo, la Juventus ha chiesto anche Dembelé! Costato 120 milioni di € due anni fa, è stato richiesto uno scambio secco con Dybala, ascrivendo una valutazione simile per entrambi che varrebbe a Torino quasi quanto una Champions. Ma anche questa proposta è stata per ora respinta, perché il Barça non ritiene i due giocatori allo stesso livello, e perché non si è nemmeno mostrato particolarmente interessato a Dybala. Ma se al 20 agosto Paratici sta facendo le acrobazie per far quadrare i conti, allora si può stare sicuri che la partita non sia ancora chiusa, e gli ultimi 13 giorni che mancano riserveranno nuovi tentativi.

Ovvio, tutti credono che verrà fatto il volo last minute per Icardi (ribadiamo: è vero che l’operazione più sensata sarebbe uno scambio con Dybala, ma la Joya ha rifiutato entrambi gli approcci dell’Inter, e a oggi non ci sono ancora spiragli).
Ma nella telenovela Icardi c’è una nuovo sviluppo, apparentemente minore, ma che può essere molto significativo: si sa, Icardi ha perso il numero 9 assegnato a Lukaku, ma a sorpresa ha il suo numero di maglia! Non si può trovare sul sito dell’Inter o sullo shop online, ma non è lì che va cercato, perché non sono quelli i luoghi dell’ufficialità.
L’Inter ha dovuto comunicare alla Lega Calcio i numeri di maglia della rosa: e invece che non assegnare nulla a Icardi (certificando eventualmente l’esclusione anche qualora non sia ceduto) ha invece riservato per Mauro il numero 7. Andando magari incontro adesso a qualche motivo d’imbarazzo, perché l’arrivo sempre più probabile di Alexis Sanchez richiederebbe ovviamente la scelta del 7 per il Nino Maravilla, ed è tutto da vedere se si possa chiedere una deroga alla Lega.
Dunque l’ex capitano ha la sua maglia: forse solo una scelta temporanea, ma intanto lo spiraglio perché incredibilmente possa rimanere c’è.

E così si spiega anche la mossa del Napoli: perché De Laurentiis ha preparato la nuova, seconda e ultima e definitiva offerta per Icardi: dopo i 50 milioni rifiutati dall’Inter un mese fa - a fronte di una richiesta di 80 milioni - il Napoli ha deciso di rilanciare a 65 milioni, prendere o lasciare. Ma stavolta vuole farlo avendo in tasca già il sì di Icardi, anziché rischiare di esporsi a una nuova delusione. Il sì ancora non c’è, e se non dovesse arrivare a stretto giro, allora il Napoli non farà nemmeno lo sforzo.

Non si tratterebbe dell’unico clamoroso no di questi giorni di mercato. Anche il PSG ha appena respinto la terza proposta del Barcellona per Neymar, questa volta senza giocatori e senza soldi: ovvero il prestito a 15 milioni di € all’anno, con diritto di riscatto a 150 milioni tra un anno. Una offerta estremamente lontana dalle richieste dei parigini, e che potrebbe aver indispettito fatalmente la dirigenza del PSG. Vero, quando ci sono tutti questi milioni in ballo, si fa presto a mettere da parte l’orgoglio. Ma il tempo rimasto è ormai veramente poco…

Sezione: Calciomercato / Data: Mer 21 agosto 2019 alle 00:17 / Fonte: di Tancredi Palmeri
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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