Nel post gara di Champions, dagli studi di Sky Sport, Fabio Capello ha parlato del pareggio dell'Inter, che è costato il primo posto ai nerazzurri. Lunedì a Nyon la squadra di Simone Inzaghi avrà un sorteggio da incubo, visto che tutte le big sono passate per prime: "Lautaro e Thuram avrebbero fatto la differenza, forse non ha voluto vincere l'Inter alla fine. C'è il rammarico di non averli fatti giocare insieme, se vuoi vincere questa coppia la devi far giocare insieme. Non ho visto nessuno della Real Sociedad buttarsi per terra e rotolarsi per perdere tempo. Sapete perché? Perché l'arbitro non ha mai fischiato. In Italia i direttori di gara ci penalizzano troppo sotto questo punto di vista".

Le pagelle dell'Inter.
Sommer 6 - Poco da fare nel primo tempo, praticamente nulla nella ripresa. Ennesimo clean sheet, ma questo è il più amaro.

Darmian 6,5 - Capitano di fatto e per una sera anche di fascia: concede pochissimo a Oyarzabal.

Acerbi 6 - Non una serata delle più impegnative, anzi abbastanza agevole su Sadiq. Cerca gloria in area avversaria.

Carlos Augusto 6,5 - Conferma di essere un'alternativa più che valida: poche sbavature in fase difensiva, su Kubo che è l'uomo più pericoloso degli spagnoli. Quando fa l'esterno spinge più di Dimarco

Cuadrado 5,5 - Debutto da titolare col nerazzurro addosso e prova a mettersi in mostra. Cross, dribbling, anche un tentativo di tiro: resta più o meno tutto in canna. Buona notizia i novanta minuti.

Frattesi 5 - Reclama spazio, anche se in Champions è il centrocampista col minutaggio più alto. La gara di ripartenza sarebbe perfetta per i suoi inserimenti e invece, nel complesso, sparisce.

Calhanoglu 5,5 - Avvio fuori dagli schemi, altissimo a pressare Zubimendi. Torna nelle zone di sua competenza col passare dei minuti, ma non illumina San Siro, che lo applaude comunque. (Dall'82' Asllani s.v.).

Mkhitaryan 5,5 - Non una serata da professore: sbaglia troppo spesso appoggi e tempi di esecuzione. (Dal 65' Barella 6 - Un passo avanti, anche se pure lui non sblocca l'impasse).

Dimarco 5,5 - Come buona parte dell'Inter, a corrente decisamente alternata. Poco incisivo quando il suo mancino potrebbe fare male. (Dal 79' Bastoni s.v.).

Thuram 6 - In una partita anomala, prova a rendersi pericoloso con le sue qualità e crea i presupposti per i pochi pericoli portati dall'Inter nel primo tempo. Di palloni giocabili, però, ne arrivano davvero troppo pochi. (Dal 65' Arnautovic 5 - Ingresso da Chi l'ha visto? Anche lui ha l'attenuante dei pochi palloni a disposizione, ma a differenza del francese avrebbe tutto l'interesse a mettersi in mostra).

Sanchez 5 - La Champions è l'habitat del leone cileno, ma non è neanche una questione di prestazione individuale, quanto di caratteristiche: con lui l'Inter resta 10-15 metri più bassa del solito e si sente. La conferma? Appena dieci i tocchi del pallone in un'ora di gioco: al netto di un paio di picchi, troppo pochi. (Dal 65' Lautaro 6,5 - Entra e spaventa due volte in due minuti il portiere basco, suo anche l'ultimo sussulto di serata. Fosse entrato prima, chi lo sa).

Simone Inzaghi 5 - Quattro novità rispetto alla gara con l'Udinese, un turnover che manda una serie di messaggi. Per esempio: il campionato ha la precedenza. Oppure: fiducia nelle alternative e quindi nella possibilità di rotazioni. Risultato: uno zero a zero che condanna l'Inter al secondo posto e quindi a un sorteggio da incubo. Serata anomala, con una morale: chi vuole fermare la sua sua squadra deve studiare la Real Sociedad.

Sezione: Champions League / Data: Mar 12 dicembre 2023 alle 23:17
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print