È nato in provincia di Matera, ha appena compiuto diciannove anni e arriva dall’Atalanta il nuovo centravanti blucerchiato che andrà a rinforzare il reparto offensivo della Primavera di Luciano Bruni.

Dove sta Zaza? Beh, da oggi sta alla Sampdoria. Nessun accento sulla "a" come nella canzone napoletana anni Quaranta, nessuna origine esotica, nessuna parentela con l’ispettore Zenigata che diventava matto a inseguire Lupin né con Karim, portiere marocchino dei danesi dell’Allborg. Stiamo parlando di Simone Zaza italianissimo da Policoro, Matera, professione bomber. Diciannove primavere venerdì scorso, già azzurrino Under 16, 17 e 19, l’attaccante lucano classe 1991 sbarca a Genova dal settore giovanile dell’Atalanta. Che a Corte Lambruschini gli avessero messo gli occhi addosso era ormai di dominio pubblico; ora c’è anche il supporto dell’ufficialità: svincolatosi proprio ieri dal club orobico, Zaza ha finalmente potuto firmare un contratto blucerchiato di quattro anni e, nella stagione che verrà, andrà a rinforzare il reparto offensivo della Primavera doriana di mister Luciano Bruni.

Primi calci. Nato a Policoro ma da sempre residente a Metaponto, il piccolo Simone comincia presto a prendere a calci un pallone. Sempre nel Materano, a sei anni entra nella scuola calcio della Stella Azzurra Bernalda, dove si riesce a mettersi subito in luce. Una tecnica fuori dal comune e un innato feeling con la rete avversaria non passano inosservati neppure a più di mille chilometri di distanza: l’Atalanta lo nota, lo seleziona e decide - di comune accordo con la famiglia - di farlo maturare al Valdera, società pisana gemellata con la Dea. Dalla Basilicata alla Toscana, la solfa non cambia: gol, gol e ancora gol, supportate anche da una crescita a livello fisico.

Nerazzurro. A Bergamo, Zaza arriva poi nell’estate del 2006, quando, da quattordicenne, ha inizio il suo percorso nel florido vivaio atalantino. Anche con la maglia delle giovanili nerazzurre, il centravanti in erba non delude le aspettative. Nella stagione 2007/08 vince il Torneo Città di Arco, riservato alla categoria Allievi, laureandosi - con 5 reti - capocannoniere della competizione intitolata a Beppe Viola. Grintoso e caparbio, l’anno seguente viene promosso nella Primavera di Alessio Pala, con la quale, proprio contro il Doria, perde ai rigori - lui lo segnò battendo Fiorillo - la Supercoppa di categoria.

Debutto. A suon di gol con i più piccoli e dando il massimo in allenamento se chiamato con i grandi, Simone scala, passo dopo passo, le gerarchie. E così Gigi Del Neri, il mister della prima squadra, decide di buttarlo nella mischia. Non ancora in odore di patente, l’uomo di Aquileia lo vede pronto per la Serie A: subentrando a Ferreira Pinto all’85’ di Atalanta-Chievo, il 1° marzo 2009, Zaza fa il suo esordio in Serie A. E non sarà quella l’unica occasione concessagli all’"Azzurri d’Italia": con la maglia numero 99 sulla schiena il 19 aprile gioca oltre un quarto d’ora contro la Reggina mentre la penultima di campionato, il 24 maggio, disputa la sua prima partita da titolare in massima serie: Atalanta-Palermo 2-2. Prima e sin qui unica, in attesa di nuove chance blucerchiate.

Sezione: Giovanili / Data: Gio 01 luglio 2010 alle 10:45 / Fonte: sampdoria.it
Autore: Redazione TA
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