Gian Piero Gasperini, ospite d'onore al Castello Brown di Portofino in occasione del Premio Nazionale Telenord – Gianni Di Marzio, ha regalato ai presenti un gustoso retroscena legato al mercato ai tempi in cui allenava il Genoa. Una storia fatta di intuizioni mancate e di talenti che, alla fine, hanno scritto pagine indelebili nella storia del calcio italiano.

MILITO ALL'INTER, AFFARE "TRA AMICI" - Gasperini ricorda con ironia il momento in cui Stefano Capozucca, allora direttore sportivo del Genoa, cedette Diego Milito ai nerazzurri: "Stefano si dichiarava mio amico, ma alla fine mi portava via tutti i migliori (ride, ndr). Anche Milito ovviamente voleva andare, non potevo certo trattenerlo controvoglia. Però, a quel punto, serviva subito un sostituto."

LA SCOPERTA DI BONUCCI - Ed è proprio in quel frangente che Claudio Onofri, allora commentatore della Serie B per Sky, segnala un giovane difensore promettente del Pisa. "Claudio mi chiamò entusiasta, parlando di un ragazzo con qualità importanti – racconta Gasperini –. Mi convinsi subito, così andammo a prenderlo. Quel ragazzo era Leonardo Bonucci."

IL COLPO "SOFFIATO" - Ma il destino aveva altri piani: "Non ebbi nemmeno il tempo di vederlo in allenamento – confessa con un sorriso amaro l'attuale tecnico della Dea – Capozucca lo prese e lo mandò direttamente al Bari, senza lasciarmi scelta. Ancora oggi non riesco a ricordare chi arrivò al suo posto…".

Un episodio divertente che racconta come, anche i migliori tecnici, possano perdere qualche talento per strada. E chissà cosa sarebbe stato del Genoa e dello stesso Gasperini se Bonucci fosse davvero rimasto.

Il calcio, in fondo, è fatto anche di queste storie: scelte, rimpianti e sorrisi che ci ricordano che, nel pallone, tutto può succedere. Anche perdere Bonucci senza averlo mai visto in campo.

Sezione: Interviste / Data: Lun 19 maggio 2025 alle 22:48
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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