Retegui a caccia del record. Piaceva all'Inter, è esploso con la maglia della Dea

Ventidue gol in ventisei partite. Non sarà la media reti di Bobo Vieri all'Atletico Madrid, ma Mateo Retegui si è letteralmente trasformato da quando è arrivato a Bergamo. Lanciato in nazionale da Roberto Mancini, la sua prima annata al Genoa è stata spazzata via nel giro di pochi mesi: l'impatto in nerazzurro è stato devastante, 25 le reti totali se si considerano tutte le competizioni. Segnali di crescita, che fanno ben sperare anche per quanto riguarda la maglia azzurra.

Super media-gol
L'italo-argentino sotto la gestione Gasp ha avuto un miglioramento costante, una crescita esponenziale tangibile. I numeri danno già la misura di quanto fatto da agosto in poi: 1.606 minuti giocati, per un totale di un gol ogni 73 minuti, 94 se nel computo totale viene inserita anche la Champions League (senza dimenticare i due rigori sbagliati contro Arsenal e Torino). E pensare che la trattativa lampo in estate era stata intavolata nel giro di 48 ore - 25 milioni il costo complessivo dell'operazione - per poter sostituire Gianluca Scamacca, infortunatosi nell'amichevole contro il Parma.

Prima l'Inter, poi la Germania
Approccio immediato, già dai primi palloni toccati a Varsavia nella finale di Supercoppa europea Retegui aveva fatto intravedere qualità che in fin dei conti alla Dea mancavano dai tempi di Muriel e Zapata: tanti gol, ma soprattutto una continuità realizzativa che ha permesso ai bergamaschi di rimanere aggrappati al sogno Scudetto. Domenica sera ci sarà la prova del nove contro l'Inter (che in un paio d'occasioni aveva sondato il terreno proprio per il classe '99) poi la doppia sfida con la Germania. Un'ulteriore occasione per consacrarsi, ancora una volta.