NAPOLI
Meret 6,5 - Due interventi di grande livello, in uscita, nel primo tempo. Un altro super su Lookman nel quarto d'ora finale. E nessuna responsabilità sui gol incassati. Se il Napoli non perde con uno scarto maggiore il merito è suo.
Di Lorenzo 5 - Sul primo gol fa lo spettatore, resta fermo: perché? In avanti poche idee e poca corsa. Anche il capitano è apparso involuto.
Rrahmani 5 - Male, malissimo. Comincia regalando un paio di volte palla all'Atalanta sulla trequarti e gli errori si susseguono per tutta la partita. Sembra quasi con la testa altrove.
Juan Jesus 5 - Forse ancora frastornato per tutta la vicenda con Acerbi, ha colpe sul gol di Scamacca perché è lui a consegnargli il pallone al limite dell'area.
Mario Rui 5,5 - Non è la sua partita preferita contro la struttura dell'Atalanta e infatti fa fatica. Impreciso anche nei cross, giornata no anche per lui.
Anguissa 5 - Non entra praticamente mai in partita. E' uno di quelli che dovrebbe fare la differenza in partite così, con la sua fisicità, ma si fa mettere in mezzo ed esce sempre sconfitto dalle tante palle contese. Dal 75' Simeone s.v.
Lobotka 6 - Dà tutto, come sempre, ed è l'unico che gestisce un po' meglio il pallone, accelerando e decelerando a seconda delle situazioni. Ma da solo può fare davvero poco.
Traoré 5 - Una sola frazione di gioco, poi Calzona decide di sostituirlo perché appare fuori fase. Impreciso negli appoggi e confusionario nella costruzione, è la peggior prova dal suo sbarco a Napoli. Dal 46' Zielinski 6,5 - Gioca molto vicino a Osimhen e diventa il pericolo numero uno per la difesa dell'Atalanta fin da subito. Pochi minuti e colpisce un palo, subito dopo spaventa ancora Carnesecchi.
Politano 5 - Tanto fumo, poco arrosto. Tocca tanti palloni, ma gli avversari intuiscono sempre la sua giocata e finisce per non saltare mai l'uomo. Caotico oggi anche in fase di rifinitura. Dal 68' Lindstrom 5 - Ha un ottimo pallone in area, ma è troppo lento e lo cestina. Quando calcia da fuori, poi, va a chilometri dalla porta. Altro flop.
Osimhen 5,5 - Senza Kvara dovrebbe essere lui, tornato titolare per l'occasione, a caricarsi la squadra sulle spalle, ma ha Hien sempre addosso e perde la maggior parte dei duelli. In più gli arrivano perlopiù palloni sporchi e non riesce mai a ripulirli.
Raspadori 5 - C'era curiosità nel vederlo da ala destra, al posto di Kvara, in una posizione insolita. Ma dire che si sia visto sarebbe un'esagerazione. Inghiottito dalle marcature a uomo dell'Atalanta, resta un solo tempo in campo senza accendersi mai. Dal 46' Ngonge 6 - Meglio del suo predecessore, tiene di più nei duelli. Buon impatto.
Francesco Calzona 4,5 - La prima partita in cui sbaglia più lui che i calciatori (e riuscirci facile non era). Schiera Raspadori al posto di Kvara in una partita, come sapevamo tutti, è fatta di duelli: così facendo, perde un uomo perché Raspa non ha dribbling e corsa necessari. Sotto di due gol all'intervallo, perché fa le sostituzioni ruolo per ruolo e non cambia nulla? Anche queste non convincono. In più il Napoli pare avere pochissime idee in attacco. Con questa sconfitta dice praticamente addio alle speranze di una qualificazione alla Champions League e, probabilmente, anche a quelle di guadagnarsi una conferma per l'anno prossimo.
ATALANTA (A cura di Paolo Lora Lamia)
Carnesecchi 7 - Pomeriggio senza un numero eccessivo di pericoli per il portiere nerazzurro, comunque straordinariamente reattivo nel momento in cui viene chiamato in causa. Spicca in questo senso la deviazione sul palo sul tocco fortuito di Osimhen dopo un tiro di Lobotka.
Scalvini 6,5 - Oltre a dare una mano in fase d'impostazione come di consueto, si fa notare anche a livello difensivo con delle chiusure provvidenziali. Dal 71' Toloi 6 - Finale di partita abbastanza tranquillo, in cui protegge con buona attenzione la porta di Carnesecchi.
Hien 7 - L'ex Verona troneggia a centro area. Ha un cliente decisamente scomodo come Osimhen, ma regge al meglio il confronto, evitando molte possibili conclusioni del nigeriano.
Kolasinac 6 - Completa al meglio il terzetto difensivo schierato da Gasperini, contenendo nella sua zona e talvolta accompagnando l'azione offensiva. Dal 67' Djimsiti 6 - Rileva un compagno ammonito, per evitare rischi. Ultimo scorcio di gara sufficiente.
Hateboer 6 - Dei due esterni atalantini è quello leggermente meno di spinta. La sua prova è comunque sufficiente, anche per il buon lavoro difensivo su Raspadori.
De Roon 6,5 - La solita diga in mezzo al campo, contro cui spesso e volentieri s'infrangono le avanzate della squadra di Calzona.
Ederson 6 - Tanta sostanza nella zona nevralgica del campo per l'ex Salernitana, oltre a numerosi inserimenti con cui tiene in apprensione la difesa avversaria.
Zappacosta 6,5 - Mette in campo la consueta intraprendenza sulla corsia di sinistra, proponendosi con continuità. Avvia lui l'azione poi finalizzata da Miranchuk. Dal 60' Ruggeri 6,5 - Con lui sul rettangolo verde, non cala la spinta sulla sinistra. Serve a Koopmeiners il pallone dello 0-3.
Pasalic 7 - Messo da Gasperini a uomo su Lobotka, ne limita alla grande la regia. La prestazione del croato è totale, visto che incide anche in fase di rifinitura servendo a Miranchuk il pallone dello 0-1. Dal 61' Koopmeiners 6,5 - Ingresso in campo coi fiocchi. Nel finale, firma la rete del definitivo 0-3 con un bel diagonale di sinistro.
Miranchuk 8 - Il migliore dei suoi. Inizia col botto, centrando un palo dopo un paio di minuti. Si riscatta già nel primo tempo, con il gol del vantaggio bergamasco al termine di un'azione convulsa e con l'assist per il raddoppio di Scamacca. Arricchisce la sua gara di continue giocate di alta scuola.
Scamacca 7,5 - Prestazione da vero e proprio riferimento offensivo. Molte azioni passano da lui, che fa salire la squadra smistando al meglio per i compagni che si fanno vedere in avanti. Veste anche i panni del finalizzatore, con la rete del 2-0. Dal 61' Lookman 6 - Ha un buon impatto sula gara, non avendo per la verità moltissimi palloni da gestire negli ultimi metri.
Gian Piero Gasperini 7,5 - Tra le migliori esibizioni stagionali. Azzecca la mossa di mettere Pasalic a uomo su Lobotka, giocando con coraggio su un campo difficile e venendo premiato da un grandissimo risultato.
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