Anche alla vigilia della fine della stagione calcistica, il Var continua a essere al centro del dibattito. Nonostante il supporto tecnologico abbia eliminato buona parte degli errori arbitrali, resta ancora tanto spazio per polemiche e discussioni. E proprio da qui nasce la necessità di rivedere e migliorare il protocollo.

IL CASO ATALANTA-ROMA - Tra i casi più emblematici c’è quello di Atalanta-Roma, con il rigore assegnato da Sozza per un contatto leggero tra Pasalic e Koné, poi annullato dopo la revisione al monitor su segnalazione del Var Abisso. Un episodio che aveva mandato su tutte le furie Claudio Ranieri e sollevato dubbi sull’uniformità di giudizio da parte degli arbitri italiani. Il presidente dell'AIA Antonio Zappi ha giustificato l’intervento: "È stato corretto intervenire in quel caso, poiché il fallo era troppo lieve per assegnare un rigore".

MASSSA DIFENDE IL VAR - Sulla questione è intervenuto anche Davide Massa, arbitro di grande esperienza recentemente premiato con il "Bulgarelli – Number 8": "Il Var ha ridotto enormemente gli errori arbitrali negli ultimi anni, anche se non può garantire la perfezione. Studiamo ogni situazione per migliorarci costantemente, perché l'obiettivo rimane eliminare il maggior numero possibile di sviste. Certo, alcune decisioni restano opinabili e questo può generare polemiche".

SECONDO GIALLO AL VAR - Tra le possibili novità più significative che potrebbero essere valutate nei prossimi mesi c'è l'introduzione del controllo Var sul secondo cartellino giallo, finora non ammesso dal protocollo. Se questa modifica dovesse passare, cambierebbero radicalmente alcune dinamiche arbitrali, con la possibilità di intervenire e correggere decisioni relative al secondo ammonimento che porta all'espulsione. Resta però il rischio di nuove controversie, soprattutto riguardo alla coerenza dei criteri applicati per il primo giallo.

CORNER E GOL VIZIATI - Un'altra ipotesi - scrive approfonditamente La Gazzetta dello Sport - al vaglio riguarda la possibilità di intervenire nel caso in cui un gol scaturisca direttamente da un calcio d'angolo assegnato erroneamente. In pratica, se la rete arriva dopo un corner che in realtà non c’era, il Var potrebbe rivedere e annullare la segnatura. Tuttavia, l'applicazione di questa regola, se approvata, porterebbe inevitabilmente ad ulteriori dibattiti sulla fluidità del gioco e sull'estensione del controllo tecnologico.

VAR LIGHT E "CHALLENGE" - Più lontana sembra invece l'ipotesi del "Challenge", cioè il Var a chiamata da parte degli allenatori, che non entusiasma particolarmente gli addetti ai lavori. Al contrario, è in arrivo il cosiddetto "Var-light", una versione semplificata da utilizzare negli stadi con meno telecamere rispetto ai campionati di Serie A e B.

DECIDERÀ L'IFAB - Tutte queste idee, al momento, restano semplici discussioni informali. Sarà l'IFAB, l'organismo internazionale preposto a regolamentare il calcio, a dover eventualmente valutare e approvare queste modifiche. E per farlo servirà una maggioranza qualificata del 75%, quindi il percorso non sarà semplice.

La tecnologia sta cambiando il calcio, ma il Var dimostra che non esistono strumenti infallibili: la vera sfida sarà sempre trovare il giusto equilibrio tra precisione e spettacolo.

Sezione: Serie A / Data: Mar 20 maggio 2025 alle 07:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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