"Sarà un'amichevole di lusso, giochiamo contro una squadra forte che ha tanti tifosi in Albania. Dopo l'Italia, la maggior parte dei tifosi italiani sono in Albania. Ci sarà grande entusiasmo, non abbiamo mai avuto una richiesta di biglietti così alta". Parole e pensieri del numero uno del calcio albanese, il presidente della Federcalcio Armand Duka che s'è concesso in esclusiva ai taccuini di 'TuttoMercatoWeb.com' nel giorno di Albania-Italia, match amichevole che andrà in scena in un vero e proprio gioiellino situato nel centro di Tirana: l'Air Albania Stadium, stadio noto come Arena Kombëtare prima della riprogettazione a cura dell'architetto italiano Marco Casamonti. "Dispiace non poter vedere l'Italia al Mondiale ma - prosegue Duka - fa piacere ricevere gli azzurri da noi a Tirana". Qui in Albania è una vera e propria festa, l'Italia è il secondo paese per tanti cittadini di Tirana ed ecco perché questa sera, seppur in trasferta, gli azzurri potrebbero ritrovarsi con tutto lo stadio che intonerà l'Inno di Mameli.

Anche voi siete andati vicini alla qualificazione Mondiale
"Noi siamo arrivati terzi nel girone con Inghilterra e Polonia, abbiamo perso l'ultima gara. Siamo stati anche sfortunati nel match decisivo, ci siamo ritrovati nel giorno della partita con tre calciatori in meno perché positivi al Covid e abbiamo subito un gol nel finale. Ma per noi va bene, non l'avevamo mai ottenuto prima il terzo posto in un girone di qualificazione al Mondiale".

I risultati dell'Albania sono in continuo crescendo
"Nel 2021 abbiamo vinto il gruppo di Lega C di Nations League e siamo passati nelle Lega B, dove non abbiamo fatto bene ottenendo solo due punti in quattro gare: due pareggi contro l'Islanda, due sconfitte contro Israele (retrocessa però la Russia, sospesa dall'UEFA lo scorso 2 maggio, ndr). Ora aspettiamo la qualificazione a Euro 2024, con Polonia e Repubblica Ceca come avversarie più accreditate. Proveremo a lottare per il secondo posto. Partiremo in Polonia a marzo, cercheremo di fare il massimo fin da subito".

Reja è con voi da più di tre anni, come giudica il suo lavoro?
"Reja da ct dell'Albania ha guidato la nostra nazionale in quattro competizioni. Ha preso la squadra per il girone di qualificazione all'ultimo Europeo e ha fatto bene, ha perso la battaglia solo alla fine per un gol preso all'ultimo minuto in Turchia. Poi ha vinto il gruppo di Lega C di Nations League ottenendo la qualificazione alla Lega B. Successivamente, i 18 punti di qualificazione al Mondiale con conseguente terzo posto e, infine, il terzo posto nel girone di Lega B di Nations League. In generale per me ha lavorato benissimo, ha rinnovato un po' la squadra, ha costruito una rosa un po' più larga".

Ora il suo contratto è in scadenza. Sarà ancora lui il vostro ct?
"Abbiamo lasciato in pace Reja per queste due partite contro Italia e Armenia, senza fare discussioni. Dopo ci siederemo attorno a un tavolo e discuteremo".

Non dovesse essere Reja, avanti ancora con un ct italiano?
Forse sì, forse no. Se non sarà Reja dobbiamo analizzare... Non abbiamo candidati per ora. Gli italiani partono un po' più avanti perché abbiamo metà squadra che gioca in Italia e tutti parlano la lingua. E poi la vostra è una grande scuola, sicuramente queste sono basi importanti".

Nella vostra rosa tanti giocatori 'italiani'
"Berisha è il nostro capitano, poi Djimsiti dell'Atalanta e Ismajli dell'Empoli i due pilastri della nostra difesa. Asslani gioca in un club più importante, conosciuto, come l'Inter. Poi nella Capitale c'è Kumbulla alla Roma e Hysaj alla Lazio. Infine Bajrami, sempre all'Empoli: è forse il giocatore tra i nostri che ha fatto meglio in questa prima parte di Serie A".

Anche perché Asllani e Kumbulla, i vostri giovani più promettenti, stanno giocando poco
E' vero... Non so se per loro sia la strada giusta quella di accettare la panchina. Secondo me è meglio che vadano in club capaci di farli giocare 90 minuti. Hanno bisogno di giocare, tutti ne hanno bisogno ma soprattutto questi ragazzi che sono giovani...".

Sta succedendo lo stesso anche con Armando Broja al Chelsea, la vostra nuova stella
"Meglio quando giocava al Southampton, era quasi sempre titolare... Ora ogni partita gioca 15-20 minuti e non è proprio la stessa cosa rispetto a giocarne 90".

Magari per trovare più spazio potrebbe approdare in Italia, dove ci sono diversi club che lo seguono
"A me interessa che lui giochi e stia bene, non mi interessa dove. Poi, certo, se gioca al Milan meglio. Io sono anche un po' tifoso milanista...".

Che rapporti avete con la FIGC?
"Sono sempre stati ottimi, ora ancora di più. Ci aiutano con la loro maggiore esperienza, anche organizzando amichevoli tra le Under. Non potrebbe essere migliore...".

E stasera che clima si aspetta?
"Mi aspetto lo stesso clima dell'ultima gara disputata a Genova (nel 2014, ndr), con tutti i tifosi albanesi sugli spalti che al momento dell'inno di Mameli intonarono l'inno italiano".

Sezione: Altre news / Data: Mer 16 novembre 2022 alle 12:29
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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