Non è stata l'Atalanta scintillante delle notti migliori, ma è stata un'Atalanta tremendamente efficace. E forse, in questo momento della stagione, conta pure di più. A farsi portavoce di questo nuovo pragmatismo nerazzurro è Charles De Ketelaere. Intervenuto ai microfoni di Sky Sport dopo il fischio finale, il trequartista belga non ha cercato scuse per la sofferenza della ripresa, ma ha focalizzato l'attenzione sull'unica cosa che conta davvero: il bottino pieno. Un'analisi lucida, da leader tecnico che sa badare al sodo quando l'estetica viene meno.

SOSTANZA SOPRA LA FORMA – L'onestà intellettuale del numero 17 emerge chiara quando si tratta di giudicare la prestazione collettiva. Il calo nel secondo tempo è stato evidente, ma funzionale all'obiettivo. «Abbiamo bisogno di punti per salire in classifica, questa è la priorità», spiega De Ketelaere. «Il secondo tempo non è stato buono, è vero, ma a volte è meglio giocare così, soffrire un po' e portare a casa la vittoria. Vincere aiuta sempre a lavorare con più serenità durante la settimana».

UMILTÀ E BOMBER – La rincorsa all'Europa non ammette voli pindarici. La ricetta del belga è semplice e faticosa: «Dobbiamo essere umili e pedalare, affrontando il percorso partita per partita». Un cammino che passa anche dai gol ritrovati di Gianluca Scamacca, match-winner di giornata. De Ketelaere promuove la prova del compagno con un mix di realismo e apprezzamento tattico: «Il primo gol gli è arrivato sui piedi, ma sul secondo è stato molto bravo a farsi trovare lì, nella posizione giusta. È quello che serve».

L'ASSENZA PESANTE – Infine, uno sguardo all'immediato futuro e alla tegola dell'assenza di Ademola Lookman. Perdere una freccia del genere farebbe male a chiunque, ma Charles lancia un messaggio alla squadra per evitare cali di tensione o alibi preventivi. «Senza di lui perdiamo sicuramente qualità, questo è innegabile», ammette con franchezza, per poi alzare l'asticella della richiesta al gruppo: «Ma dobbiamo andare forte lo stesso, giocando con la stessa intensità come se lui fosse in campo. Non possiamo fermarci».

Parole che sanno di maturità. De Ketelaere non guarda solo al fioretto, ma ha imparato a usare anche la sciabola.

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Sezione: Altre news / Data: Sab 13 dicembre 2025 alle 23:15
Autore: Daniele Luongo
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