“Ho pensato alla morte. Il dolore di Bergamo ci spingerà in Champions”. La Gazzetta dello Sport, nella sua edizione online e cartacea, apre così Domenica 31 Maggio la sua prima pagina sporrtiva e lo fa con le dichiarazioni in esclusiva del tecnico orobico Gianpiero Gasperini alla nota firma delle rosea Luigi Garlando. “Tornato da Valencia ero a pezzi - confessa il tecnico -, di notte sentivo le sirene e pensavo: non posso andarmene ora... Ho avuto il Covid-19”.

LE SENSAZIONI E IL RACCONTO - "Il giorno prima della partita di Valencia stavo male, poi il pomeriggio molto peggio - ricorda pensando a quel 10 Marzo -, poi anche le due notti successive alla partita non stavo affatto bene anche se non avevo la febbre me la sentivo a 40. Quando sentivo le sirene delle autoambulanze, mi domandavo a cosa sarebbe successo se fosse toccato a me e pensavo: non posso andarmene ora, ho tante cosa da fare". 

LA PERDITA DEL GUSTO - "Riconobbi di aver perso totalmente il gusto, quando in occasione della Pasqua Vittorio, chef stellato tifoso della Dea, ci fece arrivare 25 colombe e un Dom Perignon del 2008, anno di grazia. Quando assaggiai il vino mi sembrava acqua e lo confidai a Tullio Gritti, che mi rise in faccia dicendomi che era una delizia. Da quel momento decisi di restare a Zingonia tre settimane, rispettando il distanziamento con la mia famiglia, anche senza mai aver avuto la febbre e aver fatto il tampone". 

L'ESITO DEL TEST SIEROLOGICO - "Dieci giorni fa, mi sono sottoposto al test sierologico - racconta a "La Gazzetta dello Sport" -, e mi è stato confermato di aver avuto il Covid-19: ho gli anticorpi". 

IL CORONAVIRUS STRAZIANTE A BERGAMO - "Ci vorrà del tempo per capire le cause che hanno portato tutto questo male alla città di Bergamo e dove tutto è partito, a pensarci ancora sto male. Da oggi mi sento ancora più bergamasco". 

LA RIPRESA DELLA SERIE A - "Molti hanno remato contro il calcio in questo periodo, ci si è dimenticata alla svelta quale fosse realmente il suo valore economico e sociale"

NO ALLE CINQUE SOSTITUZIONI - "Le cinque sostituzioni? Snatura la gara, così il calcio diventa il basket. Se così fosse si perderebbe lo spettacolo, andrebbe a svanire il merito delle squadre meglio preparate che vincono alla distanza. Prevenzione agli infortuni? Su quali basi è stato detto questo? Ci si può infortunare anche nel primo tempo. Sono ancora dell'idea che è meglio cambiare giocatori tra una gara e l'altra, o meglio ancora come ha suggerito Galliani, formulare un calendario con partite più diluite terminando il torneo dopo l'estate". 

Sezione: Altre news / Data: Dom 31 maggio 2020 alle 22:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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