La prima uscita dell'Atalanta da campione dell'Europa League si è trasformata in una prova di forza disarmante. Il Torino dell'allievo Juric, che all'andata strapazzò i nerazzurri con un netto 3-0, è arrivato al Gewiss Stadium con la bava alla bocca, alla ricerca spasmodica di punti per coltivare sino all'ultimo il suo sogno di raggiungere un posto in Conference League.
La Dea è partita come un diesel, concedendo il pallino del gioco ai granata nel primo quarto d'ora, ma col passare dei minuti la banda del Gasp ha accelerato i suoi giri ed ha cominciato il suo show, trovando due reti con Scamacca prima e successivamente con l'eroe di Dublino, Lookman. La cosa veramente impressionante è stato però il secondo tempo, giocato praticamente per intero nella metà campo avversaria, alla ricerca spasmodica della terza rete, sotto la curva nord.
Le squadre andavano a due velocità diverse e la cosa incredibile è che la Dea arrivava dalla fresca sbornia di Dublino, mentre il Torino da un'intera settimana preparatoria al match, ma a conti fatti, pareva l'esatto contrario. L'adrenalina e l'entusiasmo trascinante che da giorni pervade l'ambiente atalantino, è tracimato in campo con triangolazioni veloci e voglia di segnare in tutti i suoi interpreti. Tre reti annullate, occasioni a ripetizione ed il gol di Pasalic dal dischetto hanno chiuso i conti della partita e fatto ripartire la festa sugli spalti e in campo.
Il trofeo alzato nel cielo di Dublino giovedì sera e le parole di Gasperini alla fine del match con i granata, dove ha chiaramente confermato la sua permanenza a Bergamo, non lasciano dubbi: l'Atalanta non ha chiuso un ciclo, ma ne ha aperto ufficialmente uno altamente ambizioso.
In certi ambienti, vittorie e trofei possono appagare, ma non di certo in quello che si è creato dalle parti di Zingonia, dove la convinzione dei propri mezzi potrà portare a raggiungere traguardi sempre più inimmaginabili ed arricchire una bacheca che pare essere stata spolverata al momento giusto, pronta a rimpinguarsi con la lungimiranza di una società che avrà la voglia di alzare ulteriormente l'asticella e non porsi più limiti.
Proiettandosi al futuro, la prossima stagione inizierà innanzitutto con un trofeo da mostrare in bacheca, nel museo che sarà allestito all'interno del Gewiss Stadium, dal momento che verranno ultimati i lavori allo stadio. Quest'ultimo avrà una curva in più a sostenere i giocatori in campo. Oltre a ciò, si aggiunge una crescita del brand, che sta avendo un'impennata sia di follower che di vendite di merchandising. Si può dire che l'età dell'oro atalantina è ufficialmente iniziata.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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