L'Atalanta espugna il Ferraris, vincendo 3-1 contro la Sampdoria nella decima di questo suo strano campionato. Raggiunta l'Inter, diciotto punti finora raccolti dai nerazzurri, molti lontani dal Gewiss Stadium, dove è arrivata solamente una vittoria finora. Quattro (e un solo pareggio) invece lontano dalle mura amiche, dove le avversarie si aprono di più. Eppure, al netto di una partita a tratti dominata, i bergamaschi non sono riusciti a chiudere in anticipo la contesa, un po' come successo contro l'Udinese.
Tutto secondo copione.
L'Atalanta inizia cercando di andare subito in vantaggio, con due opportunità da parte di Zapata - diagonale troppo largo - e Maehle, arrivato perfetto all'appuntamento con il pallone, ma sfiorandolo solamente. Due palle gol molto interessanti che generano il più classico degli effetti: alla prima giocata la Sampdoria va in vantaggio con Caputo, che scappa dietro le spalle di Palomino e manda in buca d'angolo. I blucerchiati si trovano così nella migliore delle situazioni, potendosi difendere per poi ripartire. Il problema, semmai, è proprio quello di uscire: l'Atalanta spinge e con Zappacosta trova due cross per arrivare prima al pari e poi al vantaggio: in entrambi i casi il destinatario è Zapata, il primo forse con una deviazione del difensore, il secondo invece pulitissimo. La sfida è comunque viva dato che Musso evita il pareggio, concludendo la prima frazione sull'1-2.
Schemi saltati.
Nella seconda parte esce la stanchezza per i calciatori in campo, con la Samp che cerca il pareggio più con le giocate personali e con la forza che non con il gioco, mentre l'Atalanta continua a pressare alto ma in più di una occasione non riesce a recuperare il pallone. Così, se l'intensità c'è da una parte e dall'altra, le occasioni da gol sono poche. È Musso a svegliare i tifosi nerazzurri con uno scivolone che rischia di compromettere il risultato, ma poi riesce a recuperare all'ultimo. Malinovskyi prova in un paio di circostanze il tiro - bravo Askildsen a bloccarlo - senza però scaldare i guantoni di Audero. L'andare dei minuti fa scemare la partita piano piano, l'Atalanta non riesce a firmare il terzo gol, lasciando pericolosamente aperto un varco alla Samp che, nonostante l'ingresso di Quagliarella, vede un solo tiro verso la porta di Musso da parte del giovane Ciervo.
Alla fine arriva Ilicic
All'ultimo minuto Dragusin mette una pezza su un taglio di Piccoli, a tu per tu con Audero. Questo permette quattro minuti di speranza per la Sampdoria, con palloni buttati in mezzo e qualche speranza di pareggiare. Alla fine, al novantacinquesimo, Ilicic fa una doppia finta prima su Chabot e poi su Yoshida, entrando in area e sparando sotto l'incrocio dall'altra parte. Una perla che ricorda i bei tempi andati, con l'Atalanta che si riprende il terzo posto in attesa dell'Inter.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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