Uno degli attaccanti più prolifici della storia atalantina, questo è Maurizio Ganz. Nato a Tolemzzo il 13 ottobre del 1968, è cresciuto nelle  giovanili della Sampdoria.
Esordisce a soli 17 anni in maglia blucerchiata e, in due anni, gioca tredici volte senza mai provare la gioia del gol. Inizia a farsi le ossa e va a in Serie B a Monza dove in un solo anno si ferma a 9 nove gol in 33 gare. Nell’anno dei mondiali italiani gioca a Parma, tante presente. 32 e solo 5 gol. L’anno seguente a Brescia, dove resta due stagione e conquista il titolo di capocannoniere del campionato cadetto  1991-92 con 19 gol. Nell’estate del 1992 fa il suo primo approdo alla corte della Dea. Tre lunghi anni dove ha una madia di quasi un gol ogni due partite in campionato (76 presenze e 37 gol). Nell’estate del 1995 viene acquistato dall’Inter, Due anni e 26 gol in 68 partite di campionato, a cui vanno sommati 3 gol in Coppa Italia e i 10 gol in 16 gare di coppe europee (vince la classifica marcatori della Coppa Uefa 1996/97). Nel ’97 passa al Milan per una cifra molto importante per  l’epoca: 30 miliardi di lire. Subito protagonista con i rossoneri con uno dei 5 gol con cui il Milan batte l’Inter nei quarti di Coppa Italia. La parentesi rossonera dure due anni con 9 gol in 40 presenze in campionato. Segna  quattro  gol nell’anno dello scudetto rossonero, tutti importanti a partire da quello alla Sampdoria al 94’ della partita casalinga contro i doriani che valse i tre punti per la formazione di Zaccheroni. Nella finestra di mercato del  1999 lascia  Milano e si trasferisce al Venezia. Sei mesi importanti con 8 gol in 19 presenze. Ritorna alla corte della Dea nell’estate del 2000. Un anno non proprio fortunato per lui che si conclude con il misero bottino di 5 gol in 24 gare. Alla soglia dei 33 anni inizia la sua lenta parabola discendente che lo porta a vestire le maglie della Fiorentina, dell’Ancona, Modena, Lugano e della Pro Vercelli. Pur avendo ricevuto due volte la convocazione in nazionale non ha mai giocato mentre ha partecipato con la maglia della Padania alla Viva World Cup nelle edizioni del 2009 e 2010 mettendo a segno 3 gol in 11 partite. Chiusa la parentesi da calciatore ha iniziato la carriera da allenatore  e da opinionista televisivo.

DOPO IL RITIRO - Dal 2008 ha partecipato come opinionista sportivo a Sabato Sprint, oltre che ad alcune trasmissioni di Sky Sport.

ALLENATORE - Cresciuto sotto la guida di Marcello Lippi, che lo allenò a più riprese durante il periodo giovanile e tra i professionisti, e di Fabio Capello, Maurizio Ganz decide di intraprendere la carriera di allenatore a Milano, collaborando con il settore giovanile del Milan, prima nella scuola calcio Masseroni Marchese e poi all'Aldini Bariviera, che nella stagione 2011/12 conduce alla finale regionale degli Allievi A persa contro l'Accademia Inter.

Dal 14 luglio 2012 è stato l'allenatore della Berretti del Varese.[15] Dal 3 giugno 2013 allena invece la Primavera in sostituzione di Stefano Bettinelli.

Dal 17 settembre 2014 è l'allenatore dell'Ascona, club svizzero del campionato di Seconda Lega interregionale.

Nel 2014-2015 frequenta a Coverciano il corso di abilitazione per il master di allenatori professionisti Prima Categoria-Uefa Pro.

Il 6 giugno 2016 diventa il nuovo tecnico della Bustese Roncalli, club di Busto Garolfo militante in Serie D. Il giorno 8 gennaio 2017 viene esonerato dal club.

Il 25 giugno 2019 viene annunciato come nuovo allenatore del Milan femminile.

Sezione: Gli eroi della Dea / Data: Ven 12 febbraio 2021 alle 13:00
Autore: Giuseppe Opromolla
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