ATALANTA-GENOA 4-0 (p.t. 1-0)
19' Djimsiti (A), 54' de Roon (A), 82' Pasalic (A), 90'+1' Ahanor (A)

SPORTIELLO, voto 6
Pronti via e deve subito sporcarsi i guanti per disinnescare il tentativo velenoso di Ekhator che rischia di beffarlo sul primo palo. Passato lo spavento iniziale, timbra il cartellino della presenza e si gode lo spettacolo da spettatore privilegiato per i restanti novanta minuti. Inoperoso.

DJIMSITI, voto 7
Sblocca una gara che rischiava di diventare rognosa con un inserimento aereo imperioso su assist di Zalewski. Dietro è un muro invalicabile, davanti si traveste da bomber aggiunto sfiorando la doppietta in un altro paio di occasioni. Esce dopo un'ora di dominio assoluto. Glaciale.

dal 60’ BRESCIANINI, voto 6
Entra a risultato acquisito ma non si limita al compitino. Ci prova subito da fuori area con personalità, mantenendo alto il ritmo e la pressione. Voglioso.

HIEN, voto 6,5
Il Genoa punge pochissimo, soprattutto dopo l'espulsione di Fini, ma lui mantiene la concentrazione altissima. Guida il reparto con autorevolezza, non concedendo nemmeno le briciole agli attaccanti rossoblù. Una serata di ordinaria amministrazione gestita da leader. Solido.

KOLASINAC, voto 6
Meno appariscente dei compagni di reparto in fase offensiva, si limita a chiudere ogni varco dalla sua parte. Subisce una sbavatura in avvio facendosi scippare palla da Ekhator, poi si riprende e non sbaglia più nulla fino al cambio. Roccioso.

dal 60’ AHANOR, voto 6,5
Entra e vive la sua prima gioia con la Dea in maniera unica. Prima cade male sulla spalla facendo temere il peggio, poi si rialza e al 91' trova la gioia del gol con un colpo di testa che vale il 4-0 definitivo contro la sua ex squadra. Un sigillo che non dimenticherà mai. Favola.

BELLANOVA, voto 7
Un treno ad alta velocità che devasta la fascia destra. La sua accelerazione al 36' è letale: brucia Fini e lo costringe al fallo da ultimo uomo che lascia il Genoa in dieci, chiudendo virtualmente il match. Una spina costante nel fianco della difesa ligure. Devastante.

dal 74’ BERNASCONI, SV

DE ROON, voto 7
Il gol del 2-0 è una perla di rara bellezza: un collo esterno dai 16 metri che si infila all'angolino e spegne ogni velleità di rimonta avversaria. Per il resto, è il solito professore in mezzo al campo: detta i tempi, recupera palloni e lancia i compagni (splendido il filtrante per Maldini). Totale.

PASALIC, voto 7
Il tempismo è il suo mestiere. Nel primo tempo scalda i motori stampando un colpo di testa sulla traversa, nella ripresa si fa trovare puntuale all'appuntamento con il gol in spaccata per il 3-0. È ovunque, tatticamente preziosissimo e letale negli inserimenti. Chirurgico.

ZALEWSKI, voto 6,5
Mette la firma sul vantaggio con un cross pennellato per la testa di Djimsiti. Alterna ottime giocate a qualche cross sballato, ma la sua presenza sulla sinistra è costante e fastidiosa per il Genoa. In crescita rispetto alle ultime uscite. Propositivo.

DE KETELAERE, voto 6,5
Nel primo tempo è il faro offensivo della Dea. Dai suoi piedi nascono quasi tutte le azioni pericolose: conquista punizioni, sfiora il gol e manda in porta i compagni. Gli manca solo la gioia personale, ma la qualità della prestazione è indiscutibile. Illuminante.

dal 60’ SAMARDZIC, voto 6
Entra per gestire il possesso e lo fa con la solita eleganza, cercando anche di mandare in porta Scamacca. Vellutato.

K. SULEMANA, SV
La sua partita dura appena venti minuti. Un vero peccato perché aveva iniziato con intraprendenza, sfiorando anche il palo. Costretto al cambio per un risentimento muscolare adduttore destro. Sfortunato.

dal 21’ MALDINI, voto 6
Croce e delizia. Entra a freddo e spacca la partita con la sua vivacità: colpisce un palo clamoroso su punizione che trema ancora, ma ha sulla coscienza un gol divorato a tu per tu con Siegrist che grida vendetta. Talento puro, deve essere più cinico. Elettrico.

SCAMACCA, voto 6
Cerca il gol con insistenza ma ha le polveri bagnate. Ci prova di testa, ci prova da fuori, ma Siegrist fa buona guardia. Si rifà vestendo i panni dell'assist-man involontario: la sua conclusione "svirgolata" diventa un passaggio perfetto per il tris di Pasalic. Generoso, ma poco preciso. Altruista.

ALL. PALLADINO, voto 7,5
Missione compiuta con il minimo sforzo e la massima resa. La squadra approccia la gara con la giusta mentalità, aggredisce il Genoa e, una volta in superiorità numerica, gestisce il "monologo" tecnico con maturità, dilagando nella ripresa. La rotazione della rosa funziona senza stravolgerla e i quarti contro la Juve sono il giusto premio. Autorevole.

© Riproduzione riservata

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 03 dicembre 2025 alle 17:09 / Fonte: Lorenzo Casalino
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
vedi letture
Print