L'Atalanta cerca il riscatto dopo la figuraccia di Zagabria in Champions League, la Fiorentina vuole la prima vittoria in campionato della gestione Montella. Ne viene fuori così, nella gara valida per il quarto turno di Serie A disputata questo pomeriggio allo stadio "Ennio Tardini" di Parma, una sfida elettrizzante, nervosa, intensa, emozionante... Sembrava pronta a spuntarla la squadra gigliata, trascinata dalle reti di Chiesa e Ribery, ma il cuore nerazzurro e una marcata superiorità territoriale per gran parte del match, oltre all'ingresso in campo di Ilicic, portano a un meritato (e ormai insperato) pareggio in pieno recupero.
Le scelte dei due allenatori - Da una parte fuori Ilicic, titolari Malinovskyi e il grande ex Muriel, nonostante non sia al 100% della condizione fisica. Dall'altra ancora l'inedito tandem Chiesa-Ribery, con la stessa formazione che ha pareggiato settimana scorsa contro la Juventus. Sono queste le rispettive scelte di Gasperini e Montella per il match del Tardini. Con una conferma sul campo della bontà del 3-5-2 proposto dai gigliati e un aggiustamento a gara in corso (da 3-4-1-2 a 4-2-3-1), che si rivelerà decisivo, per gli orobici.
Chiesa rompe il tabù - L'avvio delle due squadre è subito all'insegna dell'intensità, con ritmi di gioco importanti e tanta lotta su ogni pallone. Si corre, si ringhia e si prova a impostare la manovra da entrambe le parti, ma la prima occasione è un tiro a incrociare di Muriel che finisce abbondantemente largo al 14'. La Fiorentina risponde due minuti dopo: destro-sinistro di Castrovilli e bel tentativo dalla distanza che si spegne alto. Ancora Muriel al 21', con una conclusione stavolta centrale che finisce tra le braccia di Dragowski, poi ci pensa Chiesa a rompere l'equilibrio del match: calcio d'angolo dalla sinistra, pallone che viene allontanato di testa da Djimsiti e arriva dritto dritto sul destro al volo dell'attaccante viola, che dal limite dell'area - con la complicità della deviazione sotto porta di Palomino - firma l'1-0 al 24' e anche il suo primo gol agli ordini di mister Montella. Al Tardini non c'è però tempo da perdere e la reazione della Dea è immediata: folle retropassaggio di Milenkovic, che invece di servire Pezzella lancia Zapata verso la porta, ma il colombiano cestina un'ottima chance davanti alla porta al 26'.
Nervosismo, intensità e razzismo: finale di primo tempo infuocato - Il gioco si ferma per qualche minuto al 29', quando Dalbert riferisce al quarto uomo di aver ricevuto dei cori razzisti dal pubblico di casa. Si torna dunque a giocare solamente dopo il consueto annuncio dello speaker all'indirizzo della curva dell'Atalanta, con Pezzella che si divora davanti a Gollini la palla del possibile 2-0: punizione di Pulgar e colpo di testa sotto misura dell'argentino che - tutto solo - manda clamorosamente a lato. Sul fronte opposto risponde il "solito" Muriel, che coglie il palo esterno su bell'invito di Malinovskyi al 36'. È questa l'ultima vera emozione di un primo tempo divertente, intenso e giocato a ritmi altissimi, con l'Atalanta a condurre più spesso il gioco e la Fiorentina ben organizzata nelle due fasi, ma anche con un po' troppo nervosismo in campo e un altro spiacevole episodio legato al razzismo che in settimana farà sicuramente discutere. L'antipasto di un finale di ripresa che sarà ancora più al cardiopalmo.
Possesso Atalanta, capolavoro Chiesa-Ribery - Pronti-via ed è ancora l'Atalanta ad amministrare il gioco alla ricerca del pari. Malinovskyi prova a prendere per mano i suoi, i nerazzurri costruiscono una gran quantità di manovre, ma sulla trequarti manca sempre qualcosa. Ecco perché Gasperini dopo dieci minuti toglie Masiello e Muriel, gettando nella mischia Ilicic (il migliore in campo tra gli orobici) e Gomez per passare a un 4-2-3-1 ultra-offensivo. Lo sloveno entra subito in partita, l'argentino ci mette un po' a carburare. E la Fiorentina, proprio nel momento migliore della Dea, colpisce ancora. Minuto 66, disastro difensivo di Palomino, che si lascia scippare il pallone a centrocampo da Chiesa. Il 25 viola s'invola sulla fascia destra e si inventa un cross al bacio per Ribery che, tutto solo al centro, in spaccata col mancino fredda Gollini per il 2-0. Un eurogol, il primo in Serie A del campione francese, senza dimenticare però il grandissimo lavoro del suo compagno di reparto.
Ilicic, Pasalic, Castagne: impresa da Dea - Tutto finito? Neanche per sbaglio, l'Atalanta ci crede e la riapre all'84'. Grande invenzione di Gomez, che dal limite dell'area pesca Josip Ilicic, bravo a proteggere palla su Dalbert e battere Dragowski col sinistro dopo un perfetto stop di petto. Partita che torna così apertissima proprio quando la Fiorentina credeva di avere i tre punti già in pugno. A ripristinare un pareggio clamoroso ci penserebbe Pasalic, a segno al 91' su assist di De Roon dopo un altro cross di Gomez dalla sinistra, ma il signor Orsato annulla tutto per un tocco di mano del centrocampista olandese. Le emozioni non sono finite, perché il recupero si allunga, la Fiorentina trema e l'Atalanta sogna. Così, è Castagne a far esplodere di gioia il pubblico del Tardini al 96': Badelj allontana di testa un corner dalla sinistra di Malinovskyi, la palla si alza e scende sul destro del laterale belga, che al volo da fuori area fredda Dragowski. Delirio nerazzurro, lacrime viola. Pareggio sacrosanto, partita spettacolare.
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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