In quel di Bologna, l'Atalanta si aggrappa ai suoi solisti e ribalta un altro match nato male, come spesso sta accadendo. I difetti visti a La Spezia si son riproposti tutti anche al Dall'Ara. Il ritmo iniziale è stato da accademia, coi rossoblù che viaggiavano mille all'ora, creando diversi grattacapi alla traballante difesa bergamasca, non più corazzata come ad inizio stagione. 

In avanti nessun spunto e molto nervosismo tra diversi giocatori, con le fasce laterali completamente assenti. Per fortuna che nella ripresa, mister Gasperini sia riuscito a pescare dalla sua lunga panchina gli assi per cambiare le sorti del match. 

I colpi delle sue gemme son stati meravigliosi, il sinistro teso di Koopmeiners è arrivato al momento giusto ed ha dato quella scossa alla squadra che ne aveva urgentemente bisogno. Ma i veri giocatori che hanno apportato una svolta alla partita, sono usciti dalla panchina. Il primo è stato Zappacosta, che ha confermato le buone cose viste in Liguria, con continue scorribande sulla fascia destra e poi quel Boga, così tanto discusso oggetto misterioso e costantemente uomo mercato (in uscita), che ha preso il posto di un evanescente Pasalic sulla trequarti ed ha pescato due assist importanti, facendo intravedere giocate da autentico numero 10, quelle giocate di cui l'Atalanta ora sente tanto il bisogno e che arrivavano dai piedi del Papu Gomez o Ilicic. 

Molto rumore ha fatto la sostituzione di Zapata, dopo una decina di minuti dall'inizio della ripresa: il colombiano è stato provato al fianco di Hojlund, ma ha faticato e forse, col senno di poi, è stato azzardato puntare anche su di lui dall'inizio, preferendolo al capocannoniere della squadra Lookman, mai sceso in campo.  Duvan sta probabilmente subendo l'ascesa dell'ingombrante pari ruolo danese ed il rischio è che col suo carattere morbido, possa subire contraccolpi sfavorevoli, piuttosto che reagire positivamente con una concorrenza che dovrebbe essere solo salutare. 

Le note liete di giornata riguardano i tre punti ritrovati, dopo ben 70 giorni, che devono rappresentare la medicina migliore per il proseguo della stagione, cercando di fugare l'appannamento generalizzato del gioco espresso. Inoltre si è scoperto definitivamente di avere in casa un autentico gioiellino (fin troppo riduttivo oserei dire) in avanti, che darà in futuro parecchie gioie ai tifosi atalantini e ha solo 19 anni. 

Ora servirà confermarsi contro la Salernitana, altri passi falsi casalinghi non potrebbero essere facilmente tollerati.

Sezione: Copertina / Data: Mer 11 gennaio 2023 alle 20:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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