La parentesi italiana dell'attaccante olandese Sam Lammers è stata un'autentica delusione. Acquistato con grandi aspettative dall'Atalanta nel 2020 per 9 milioni di euro dal PSV, Lammers si è rivelato una brutta sorpresa in un club che negli ultimi anni ha fatto dell'occhio per i talenti una delle sue principali virtù.

Fortemente voluto dall'ex ds Giovanni Sartori, Lammers è giunto a Bergamo con la fama di un attaccante giovane e promettente, ma le sue prestazioni sono state ben al di sotto delle attese. Dopo un esordio discreto nel primo anno con 15 presenze e 2 reti, la sua esperienza in Serie A si è rivelata un vero e proprio calvario. Lesioni e prestazioni deludenti hanno caratterizzato la sua avventura in nerazzurro, culminata con prestiti poco fruttuosi all'Eintracht Francoforte, Empoli e Sampdoria.

Dopo questi tentativi infruttuosi, l'Atalanta ha deciso di tagliare i ponti cedendo Lammers ai Rangers di Glasgow per una cifra attorno ai 4 milioni di euro. Una mossa che, seppur rappresenta una svalutazione rispetto alla cifra pagata per il suo acquisto, permette al club atalantino di liberarsi di un pesante fardello dal punto di vista contabile.

L'esperienza di Lammers serve da monito per l'Atalanta: non tutti gli acquisti si rivelano colpi azzeccati e, nonostante il talento evidente, a volte le cose non vanno come previsto. Ma è proprio in questi momenti che il club nerazzurro ha dimostrato la sua capacità di reagire, trovando rapidamente una soluzione per una situazione complicata. La lezione di Lammers sarà sicuramente tenuta a mente anche dalla dirigenza americana. Nonostante l'amarezza per una scommessa persa, l'Atalanta sa che il suo modello basato sulla scoperta e valorizzazione dei talenti rimane la strada maestra da seguire per continuare a stupire nel panorama calcistico italiano ed europeo.

Sezione: Copertina / Data: Mer 14 giugno 2023 alle 06:44
Autore: Lorenzo Casalino / Twitter: @lorenzocasalino
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