Qual è l'obiettivo dell'Atalanta in questa stagione? Probabilmente non c'è e non lo sanno nemmeno i protagonisti. Perché se è vero che finora il campionato è stato tutto sommato positivo, con una salvezza a inizio febbraio che permette il lusso di dedicarsi senza patemi d'animo all'ultimo terzo di stagione, dall'altro c'è un andamento ondivago che lo sembra addirittura troppo, in certe occasioni. Come passare dalla fantastica partita contro la Lazio, oppure la sfavillante vittoria con la Salernitana, a partite scialbe come quella con il Lecce, oppure gli zero tiri in porta con il Milan. Certo, ieri i rossoneri hanno giocato una partita straordinaria, sia in difesa che a centrocampo. In avanti, con un po' più di cattiveria, la forbice poteva allargarsi ulteriormente rispetto al 2-0 finale.

Le parole di Gasperini alla vigilia della sosta per il Mondiale erano chiare. “La sosta darà alla società il modo di poter programmarsi il prossimo futuro e la prossima stagione. In questo periodo di pausa l’Atalanta dovrà chiarirsi quale è il suo obiettivo, lo Scudetto?, la Champions? Valorizzare i giovani? Poi io farò di tutto per raggiungerlo”. Di fatto per i nerazzurri è una stagione di transizione. Ma può esserlo quando hai speso circa 100 milioni sul mercato? Soprattutto se le avversarie non hanno potuto farlo per motivi di opportunità o, semplicemente, bilancio?

Finora, negli scontri diretti, sono arrivate due vittorie. Una contro la Lazio, appunto, scintillante, l'altra con la Roma, con la squadra di Mourinho capace di sprecare almeno sei occasioni da gol davanti a Sportiello. Una vittoria casuale che, comunque, vale tre punti. Poi però ci sono alti e bassi come quelli con il Lecce - due sconfitte su due - oppure con il Sassuolo, la Cremonese o lo Spezia (partita ripresa dal 2-0 e con l'ipotetico 3-0 giudicato fuorigioco solo con il Var).

Dai 100 milioni di spesa vanno tolti quelli per Boga e Demiral, che erano dei riscatti. Però è arrivato Ederson, finora deludente, Soppy, poi Lookman e Hojlund. Insomma, tre titolari - se Ederson è considerabile tale - a fronte della cessione del solo Freuler, inamovibile. Vero è che poi sono andati via Pessina e Malinovskyi, ma è strano sentire dire che manca qualità dopo avere speso così tanti soldi. Certo, le aspettative vanno di pari passo con i risultati ed è normale che se sei vicino alle prime quattro l'appetito venga mangiando... Entrare in Europa sarebbe un obiettivo tangibile? E a giugno, quanti andranno via? Perché sì, è una stagione di transizione, ma pare che anche la prossima rischia di essere tale.

Sezione: Copertina / Data: Lun 06 marzo 2023 alle 19:45
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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