Più cuore, più velocità, più Gasp. La Roma si riscopre europea e, dopo due scivoloni interni, trasforma l'Olimpico in un fortino inespugnabile, piegando per 2-1 un Midtjylland che arrivava nella Capitale con i gradi della capolista. È la vittoria di Gian Piero Gasperini, che ha plasmato una squadra a sua immagine e somiglianza: aggressiva, verticale e capace di soffrire. I tre punti sono ossigeno puro per la classifica del girone unico, rimettendo i giallorossi in scia al treno delle prime otto, ma soprattutto certificano che il metodo del tecnico ha attecchito anche all'ombra del Colosseo.

LA MOSSA A SORPRESA, DYBALA FALSO NOVE - Il colpo di teatro arriva alla lettura delle formazioni. Gasperini lancia dal primo minuto Paulo Dybala, appena recuperato, nel ruolo di falso nove. Una mossa che manda in tilt la difesa danese: la "Joya" non dà riferimenti, svaria e apre varchi. Il vantaggio è un gioiello di estetica e tempismo: al 6', su assist di Celik, El Aynaoui si coordina al volo e pesca un jolly che vale il prezzo del biglietto. La Roma domina il gioco (57% di possesso), costruisce dal basso e scollina il centrocampo con aperture che portano il marchio di fabbrica del mister.

BATTAGLIA VERA E TEGOLA KONÉ - Non è stata però una passeggiata. I danesi, fisici e ben organizzati, l'hanno messa sul piano dello scontro fisico. Ne ha fatto le spese Koné, costretto a uscire anzitempo dopo un contrasto duro con Castillo. Una tegola che non ha però scalfito lo spirito combattivo della squadra, capace di mantenere ritmi frenetici anche nella ripresa, rispondendo colpo su colpo alle ripartenze ospiti.

I CAMBI VINCENTI, L'INTUIZIONE BAILEY-ELSHA - Quando la gara sembrava bloccata, Gasperini ha vinto la partita dalla panchina. Ha inserito Ferguson per dare peso, ma soprattutto El Shaarawy e Bailey (anche lui al rientro) per spaccare le fasce. Intuizione geniale: al 83' è proprio il giamaicano a servire al "Faraone" la palla comoda del 2-0. Un gol che sembrava chiudere i conti, prima del brivido finale firmato da Paulinho che ha accorciato le distanze, costringendo i 61mila dell'Olimpico a trattenere il fiato fino al triplice fischio.

CONCLUSIONE - Sofferenza nel finale, traversa di El Shaarawy a tempo scaduto e poi l'urlo liberatorio. La Roma di Gasperini c'è, è viva e ha imparato a vincere anche quando il pallone scotta. Un segnale forte a tutta l'Europa League.

IL TABELLINO

ROMA-MIDTJYLLAND 2-1
7' El Aynaoui (R), 83' El Shaarawy (R), 87' Paulinho (M)

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Ghilardi, Mancini, Ndicka; Celik (dal 78' Tsimikas), El Aynaoui, Koné (dal 27' Cristante), Wesley; Soulé (dal 62' Ferguson), Pellegrini (dal 62' El Shaarawy); Dybala (dal 78' Bailey) All. Gian Piero Gasperini

MIDTJYLLAND (5-3-2): Olafsson; Mbabu, Diao, Erlic, Bech Sorensen, Jensen; Castillo (dal 61' Byskov), Bravo (dal 46' Junior Brumado), Billing; Franculino (dal 76' Simsir), Gogorza (dal 46' Osorio). All. Mike Tullberg

Arbitro: Nikola Dabanovic (MNT)

NOTE: Ammoniti: Cristante (R), Osorio (M), Erlic (M), Bech Sorensen (M), Mancini (R)

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© foto di www.imagephotoagency.it
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Sezione: Europa League / Data: Gio 27 novembre 2025 alle 23:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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