Una notte da incorniciare, di quelle che restano scolpite nella memoria europea di un club. L'Atalanta espugna Francoforte con un 3-0 perentorio, un risultato che non ammette repliche e che certifica, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la caratura internazionale della formazione orobica. A commentare la prestazione magistrale degli uomini di Raffaele Palladino negli studi di Sky Sport è Alessandro Costacurta. L'ex difensore del Milan ha offerto una lettura tattica e psicologica del match, sottolineando come il punteggio finale sia la naturale conseguenza di una superiorità emersa ben prima del triplice fischio. Un'analisi che va oltre i numeri e si sofferma sulla ritrovata forza mentale della Dea. Ecco quanto evidenziato da TuttoAtalanta.com:

Billy, il tabellino dice 3-0, ma la partita ha avuto diverse fasi. Come giudichi l'evoluzione del match e il momento in cui l'Atalanta ha preso definitivamente il comando delle operazioni?
«Sì, è vero, il risultato si è concretizzato nella ripresa, ma in realtà i segnali erano evidenti già prima. Se analizziamo con attenzione gli ultimi venti minuti del primo tempo, l'Atalanta aveva già fatto vedere di poter fare male. Avevano colpito due pali clamorosi, creando i presupposti per il vantaggio e dimostrando chiaramente che avrebbero potuto vincere la partita. Poi, nel secondo tempo, non c'è stata più storia: li ha letteralmente asfaltati. La squadra è rientrata in campo con una ferocia e una qualità che hanno annichilito l'avversario».

Al di là dei tre punti pesantissimi conquistati su un campo ostico come quello di Francoforte, cosa ti ha impressionato di più della prova dei nerazzurri?
«Devo dire che mi ha colpito la prestazione nella sua totalità, non solo il risultato rotondo. Veramente molto bene sotto tutti i punti di vista: gestione della palla, aggressione degli spazi, tenuta difensiva. Ma c'è un aspetto psicologico fondamentale che emerge da questa serata: ne esce un'Atalanta nuovamente consapevole. Ho rivisto quella sicurezza nei propri mezzi che fa la differenza in Europa. La squadra sa di essere forte e lo dimostra imponendo il proprio gioco senza timori».

L'analisi di Costacurta fotografa perfettamente lo stato di salute della Dea: una squadra capace di assorbire la sfortuna iniziale (i legni) per poi scatenare tutta la propria potenza di fuoco. Il "nuovamente consapevole" utilizzato dall'opinionista Sky è forse la medaglia più bella da appuntarsi al petto dopo la trionfale spedizione tedesca.

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© foto di video.sky.it
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Sezione: Interviste / Data: Gio 27 novembre 2025 alle 00:33 / Fonte: Claudia Esposito
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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