Ecco la rielaborazione completa, in chiave Teun Koopmeiners era stato salutato come il grande investimento della scorsa estate bianconera: oltre 60 milioni di euro per strappare all’Atalanta uno dei centrocampisti più completi del campionato. A distanza di poco più di un anno, però, il suo rendimento è ben lontano dalle attese e la Juventus si ritrova a fare i conti con un enigma che rischia di trasformarsi in un problema di prospettiva.

DA LEADER A OGGETTO MISTERIOSO – A Bergamo era il faro della squadra, protagonista di gol, assist e leadership. A Torino, invece, l’olandese non è mai riuscito a calarsi fino in fondo nel nuovo contesto. Igor Tudor lo ha provato in più ruoli, da mezzala a trequartista, garantendogli spazio e continuità nelle prime uscite stagionali. Ma le risposte sono state deludenti: una mezz’ora incoraggiante al debutto col Parma, un lampo contro il Genoa e poco altro. Il resto, una serie di prestazioni spente che hanno alimentato i dubbi di critica e tifoseria.

IL BLOCCO PSICOLOGICO – Non si tratta soltanto di limiti tattici o di adattamento. Koopmeiners appare frenato soprattutto nella testa: meno coraggioso nelle giocate, più timoroso nelle scelte. In un ambiente che pretende subito risultati e personalità, l’ex atalantino sembra soffrire la pressione e non riesce a replicare le qualità che lo avevano reso imprescindibile per Gasperini. Una trasformazione che, col passare delle settimane, rischia di fargli perdere convinzione nei propri mezzi.

TUDOR LO ASPETTA, MA IL TEMPO STRINGE – Il tecnico croato non ha mai nascosto la sua stima per l’olandese e continua a ribadire pubblicamente fiducia. Ma anche la pazienza di Tudor ha un limite: la Juventus ha bisogno di un centrocampo dominante per restare in corsa su più fronti e il contributo di Koopmeiners non può più essere marginale.

UN BIVIO GIÀ A GENNAIO – Il contratto fino al 2029 offre garanzie alla società, ma la realtà è che Koopmeiners si trova già davanti a un crocevia: cambiare passo subito o andare incontro a valutazioni pesanti sul suo futuro. A Torino nessuno parla ancora apertamente di cessione, ma tra i corridoi non si esclude che a gennaio – o a fine stagione – possano arrivare riflessioni concrete, soprattutto se il rendimento non si rialzerà.

Da investimento record a “oggetto misterioso”, il passo è stato breve. Ora Koopmeiners deve invertire la rotta: la Juventus non può permettersi un giocatore così importante a mezzo servizio, e lui non può rischiare di bruciare un’occasione che sembrava rappresentare la consacrazione definitiva. Il tempo per reagire c’è, ma non sarà infinito.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Mar 23 settembre 2025 alle 15:50
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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