Quando la Juventus ha versato oltre 50 milioni per strappare Teun Koopmeiners all’Atalanta, il piano era chiaro: portare a Torino il centrocampista totale che con Gasperini aveva dominato in Serie A ed Europa League. A più di un anno di distanza, i numeri raccontano altro: appena 5 reti nella scorsa stagione, assist col contagocce e un impatto mai davvero convincente. In termini economici, ogni gol dell’olandese è costato oltre 3 milioni di euro. Dati che spiegano il malumore crescente dell’Allianz Stadium.

PRESSIONE E BLOCCO – Koopmeiners non ha ancora trovato la sua dimensione in bianconero - scrive La Gazzetta dello Sport -. L’ambientamento è stato complicato, i guai fisici hanno frenato la continuità e il peso del cartellino ha reso ogni errore più pesante del dovuto. Claudio Marchisio lo ha detto senza giri di parole: «Sembra bloccato, gioca con la paura di sbagliare». E il centrocampista, che a Bergamo era un leader silenzioso ma costante, oggi appare più fragile, insicuro, quasi spaesato.

IL PIANO DI TUDOR – Dopo il fallimento dell’esperimento di Thiago Motta, che lo ha provato in ogni ruolo possibile senza mai replicarne la versione “tuttocampista” ammirata all’Atalanta, la palla passa ora a Igor Tudor. Il croato, arrivato a stagione in corsa e penalizzato subito da un infortunio del giocatore, ha impostato il suo progetto estivo proprio su due obiettivi: riportare la Juve a competere per lo scudetto e rilanciare il capitale tecnico ed economico Koopmeiners.

INDIETRO PER RIPARTIRE – Le prime scelte tattiche lo hanno visto avanzato sulla trequarti, ma è stato lo stesso olandese a chiedere di arretrare in mediana, per sentirsi più coinvolto nel gioco e rievocare la posizione in cui aveva brillato a Bergamo. La dirigenza ha accettato la sfida, rinunciando a un altro acquisto in mezzo al campo. Al momento, però, i 248 minuti stagionali in Serie A e Champions non hanno ancora offerto segnali di svolta.

IL DESTINO DA EX – Sabato, contro l’Atalanta, Koopmeiners ritroverà la squadra che lo ha reso grande. Sarà un test emotivo e tecnico: davanti ci sarà un pubblico che lo ricorda come protagonista di serate europee indimenticabili, e dentro di lui ci sarà la necessità di dare finalmente una risposta. Per Tudor, e per la Juventus, è l’ennesima occasione per tentare di riaccendere il “RoboKoop” originale.

Sezione: L'angolo degli ex / Data: Mar 23 settembre 2025 alle 08:15
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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