Andrea Pirlo ha presentato Bologna-Juventus, gara valida per la trentottesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 allo stadio Dall’Ara di Bologna. 

Come ha recuperato la squadra e che Bologna si aspetta?
"La squadra ha recuperato bene perché le vittorie ti aiutano a recuperare meglio. C'è ancora adrenalina e questo ti porta a un recupero più veloce. Il Bologna è un'ottima squadra, gioca a calcio e crea tanto. Ha ottimi giocatori, pure giovani. Sarà una partita difficile come quella dell'andata, giocano per fare gol e dobbiamo stare attenti a questo".

Quanto ci credete?
"Ci crediamo tanto, eravamo morti dopo il Milan ma ci hanno fatto rialzare. Ci siamo rialzati da soli ma anche i risultati degli altri ci hanno dato modo di rivivere. Dobbiamo pensare prima di tutto a noi stessi cercando di fare una grande gara e vincere e poi guardare gli altri. La cosa più importante è fare la nostra partita per non avere rimpianti. La pressione c'è sempre stata, la vittoria ti dà entusiasmo: dobbiamo cavalcare il momento".

Pentito di non aver trovato prima l'equilibrio con Kulusevski davanti?
"No, pentito no. Kulusevski guardando la stagione ha quasi sempre giocato. Da esterno, sulla trequarti: è stato uno dei più utilizzati. Ho fatto delle scelte in base alle squadra che andavamo ad affrontare e ritenevo Dejan più adatto per quello che volevamo proporre. Domani è una partita diversa rispetto a quelle che abbiamo avuto e quindi potrebbero esserci delle altre soluzioni. Pentito no, magari ho sbagliato le scelte di alcuni giocatori e non ho fatto risultati ma sono state sempre in base a quello che cercavamo".

I motivi per i quali si riconfermerebbe?
"Normale che uno si riconfermerebbe perché piace fare questo lavoro e avere l'adrenalina, la pressione. Se fai questo lavoro hai bisogno di sentire il sangue che scorre nelle vene per far succedere cose importanti. L'ho detto perché ho voglia di continuare a lavorare per questa società. Lo farebbe chiunque".

Quali sono le soddisfazioni più grandi che ha riscontrato quest'anno e quello che le ha dato più fastidio?
"Nelle soddisfazioni sicuramente il rapporto con il gruppo e con i giocatori. Mi hanno dato disponibilità dal primo giorno, chi giocava di più e chi di meno. C'è stata grande abnegazione. Fastidio i risultati perché alla fine non abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati a inizio stagione. Io sono un allenatore esigente e vincente: lo sono sempre stato da giocatore e anche da allenatore voglio ripetere le stesse emozioni. Essendo stato un vincente voglio continuare a farlo anche da allenatore. Quest'anno ho imparato tanto, sono successe tante cose che mi possono essere d'aiuto per il futuro".

Crede che la società deciderà in base al risultato di domani?
"Non credo che la società deciderà in base a quello che succederà domani. Penso si siano fatti un'idea di quanto fatto durante la stagione, cosa è stato fatto bene e cosa male. Non si prendono decisioni in merito a un'ultima partita o a un risultato. Spetterà a loro decidere e vediamo cosa succederà".

Sente in cuor suo di entrare in campo a testa alta domani?
"Sono sempre stato a testa a alta e a petto in fuori, è nelle mie caratteristiche. Sento di aver fatto il mio lavoro al 100%, di aver dato il massimo. Non ho motivi per stare a testa bassa, sono sempre stato chiaro e netto con tutti e sotto questo punto di vista non devo dire niente a nessuno".

Sapere che il destino non è nelle vostre mani influenzerà l'approccio alla partita?
"No perché noi dobbiamo pensare a fare il nostro lavoro al meglio e vincere la partita. È l'unico obiettivo che abbiamo e poi vedremo a fine gara cosa è successo. Noi dobbiamo solo concentrarci sulla nostra partita e il Bologna giocherà alla morte come hanno fatto tutte nelle scorse partite: il Crotone, la Lazio, il Cagliari a San Siro. Può succedere di tutto e dobbiamo preoccuparci della nostra gara".

Qual è il giocatore che l'ha stupita di più?
"Chi mi ha sorpreso di più è Danilo. Lo conoscevo avendolo visto l'anno scorso alla Juve e poi un po' al City e al Real. Ma vedendolo dal vivo mi sono bastati due allenamenti per capire che è un giocatore importante per quello che volevo fare in mezzo al campo. Gli sempre dato tanta fiducia ed è forse quello che mi ha sorpreso più di tutti".

Teme che domani sarà l'ultima di Ronaldo?
"Io lo vedo ancora bianconero e concentrato. L'ha dimostrato anche l'altra sera sacrificandosi e rincorrendo perché voleva vincere la coppa. Lo vedo concentrato su domani e poi per il futuro ci sarà tempo".

Danilo può giocare a centrocampo domani?
"Vediamo, oggi c'è l'allenamento e vedremo come stanno i giocatori e poi decideremo".

Domani Buffon può giocare? Cosa perde la Juve col suo addio?
"La Juventus e non solo la Juventus. Tutto il movimento calcistico italiano, se non rimarrà in Italia o se smetterà, perderà un monumento del calcio, per quello che è Gigi in campo e fuori. È un dispiacere per tutti e non solo per noi, ho avuto la fortuna di stare con lui da quando avevamo 15 anni. Siamo cresciuti insieme e per me è ancora più ammirevole vederlo tutti i giorni con la voglia di un ragazzino e dispiace non vederlo alla Juve".

Ci saranno da gestire anche le radioline? Sarete più brasiliani in campo domani...
"Non deve essere un nostro problema quello delle radioline perché noi dobbiamo pensare a vincere la nostra partita. Non è scontato anzi, loro hanno motivazioni perché vogliono arrivare nella parte sinistra della classifica. Noi dobbiamo affrontarli al 100% perché se non affronti queste gare con umiltà e concentrazione rischi di andare incontro a delle brutte sorprese. Domani rientrerà Alex Sandro, c'è a disposizione Arthur. Siamo sempre stati brasiliani".

Buffon gioca? Un commento sulle sue parole sulle problematiche di cui ha parlato?
"Parliamo di tutto con la società ma di problematiche non abbiamo mai parlato. Non ce ne sono state nello spogliatoio a parte dopo le sconfitte. Penso si riferisse ad altro".

Bonucci come sta? Mercoledì è stata pretattica visto che poi ha giocato?
"No non è stata pretattica, era al limite. Aveva avuto una distorsione al ginocchio e ha giocato fasciato e con un'infiltrazione. Non era al meglio ma ci teneva tantissimo a giocare, l'abbiamo ringraziato perché non è da tutti entrare con un ginocchio ballerino anche con un Europeo davanti. Dobbiamo ringraziarlo perché ci ha messo tutto se stesso come sempre".

Sezione: Le Altre di A / Data: Sab 22 maggio 2021 alle 14:01
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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