Il primo di settembre, al termine del mercato estivo, la tensione fra Gian Piero Gasperini e l'Atalanta era palpabile. Questo perché l'allenatore avrebbe voluto a tutti i costi un attaccante, uno che potesse prendere il posto del Papu Gomez, partito a gennaio del 2021 e più rimpiazzato. Tanti mancini e solamente un destro, Muriel, che però può essere impiegato anche da nove. E poi Pasalic, autore ieri di una tripletta. I corridoi parlavano di una situazione che poteva incendiarsi, ma la storia fra le parti è più che passionale. I Percassi sanno benissimo che il tecnico è il Re Mida che li sta portando in alto, quindi non hanno nessuna intenzione di lasciarselo scappare.

Dall'altra parte c'era un'annata in cui le spese sono state alte, da Koopmeiners all'acquisto anticipato (e non previsto) di Romero. Ma anche Maehle a gennaio, i 20 milioni spesi per Musso, l'altro esborso per Zappacosta, oppure Lovato. Insomma, la campagna acquisti non è stata risicata, tutt'altro. E spendere altri 20-25 milioni per Jeremie Boga, il designato, sembrava forse fuori budget per l'Atalanta. Gasperini avrebbe preferito l'attaccante rispetto a Koopmeiners, con la speranza di potere vincere finalmente qualcosa visto che tutte le altre erano peggiorate (almeno sulla carta, per cessioni gravose). L'olandese sta ora prendendosi le redini del centrocampo, ma manca quell'ultimo tassello.

Il tempo però lenisce le ferite e in casa Atalanta le fa migliorare in positivo. Perché dopo un inizio traballante, con qualche certezza venuta meno, Gasperini ha trovato la chiave. Ora la situazione è abbastanza chiara: quasi archiviata la pratica salvezza (visto che i Percassi ci tengono) il Gasp ha in mano un rinnovo contrattuale che sembra scontato, ma che non è. Solo una squadra può far vacillare Gasperini in Serie A, ed è la Juventus. Lo farebbe con o senza prolungamento, con o senza Champions, ma ora i pensieri sono da un'altra parte.

Insomma, sembrerebbe solamente il solito rinnovo, cosa che non è. L'Atalanta vede in Gasperini l'uomo ambizioso che serve a non cullarsi sulle tre qualificazioni in Champions consecutive. Però è forse ora di gettare la maschera. Perché mai come in questa stagione la possibilità di vincere qualcosa è lì vicina, le distanze non sono siderali e chiudere finalmente il proprio capolavoro dopo sei anni. Altrimenti ci saranno altri anni, esattamente due con opzione, per riprovarci.

Sezione: Copertina / Data: Mer 01 dicembre 2021 alle 20:30 / Fonte: Andrea Losapio - TMW
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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