Fabio Capello, ex allenatore e oggi opinionista, ha parlato a Radio Anch'io Sport, sulle frequenze di Radio Rai. queste le sue parole, a partire dal momento dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini: "Ieri sera l'Atalanta ha giocato una partita entusiasmante. gioca un calcio unico per determinazione, velocità, tecnica. Il primo tempo poteva finire 4/5-0. La bellezza di questa squadra è la voglia che si vede in campo e soprattutto il pensiero di Gasperini portato al massimo livello. Gasperini ha fatto un lavoro veramente fantastico, tutti si sentono coinvolti. Tutti attaccano, tutti si aiutano. Vederli in queste condizioni fisiche alla fine del campionato mi ha sorpreso. Grande merito di Gasperini nell'aver recuperato Scamacca e De Ketelaare, due talenti che avevano dei momenti di grande pausa, ora sono coinvolti in ogni momento. De Ketelaare? Gasperini gli ha trovato la posizione giusta, gli ha dato sicurezza e convinzione in quella posizione. Ora si esprime senza paura. Nel Milan si esprimeva con paura, si accontentava del passaggino. Ora si sente importante, ha grande qualità e grande visione di gioco".

La Roma deve confermare Lukaku?
"Lukaku è un giocatore particolare, una squadra deve impostare il gioco per lui e con lui. Non è un giocatore di grandissima tecnica quando riceve la palla, però è potente, è goleador, per gli avversari è sempre un problema. Un giocatore determinante, ma allo stesso tempo per caratteristiche blocca qualche idea diversa di calcio. Comunque Lukaku è uno dei migliori attaccanti in circolazione, prima di mollarlo io starei attento".

I trofei contano relativamente o no?
"I trofei restano nella bacheca e sono sempre importanti, si gioca sempre per questi obiettivi. Quando alleni squadre come Milan, Inter e Juventus, è normale che chi li allena pensa di portare qualche trofeo in bacheca. Per quanto riguarda l'Atalanta, sarebbe un sogno vero poter raggiungere questi obiettivi. Ha due possibilità, due partite difficili, però questa Atalanta può sorprendere tutti quanti. Ha il 50% di possibilità di vincere entrambi i trofei".

Cosa pensa del momento della Juve?
"Credo proprio che Allegri abbia finito il suo ciclo alla Juve. La squadra non è così forte come pensano i tifosi e come si è pensato dopo il girone d'andata. Ha dei grandi limiti di qualità, ieri nel primo tempo non riusciva a essere pericolosa. Nella ripresa, quando è scattato qualcosa nella testa dei giocatori e con il cambio di assetto tattico, la squadra si è un po' ritrovata. Comunque ci sono altre squadre con dei valori più alti rispetto alla Juve. Sarà molto importante il prossimo mercato".

Capitolo Nazionale?
"Spalletti è l'uomo adatto per guidare la Nazionale, sta cercando di far capire quanto sia importante la maglia azzurra. Dopo aver subito l'esclusione dai convocati, Scamacca ha capito che può dare di più e questo vuol dire che il messaggio di Spalletti è arrivato nella testa dei giocatori".

Per il Milan meglio Zirkzee o Sesko per l'attacco del futuro?
"Zirkzee mi piace tantissimo: è la chiave del gioco del Bologna, è un giocatore che gioca a tutto campo, ha grande tecnica, visione di gioco, personalità. In più non avrebbe bisogno di abituarsi al campionato italiano. Lo prenderei subito. Anche Sesko è interessante, con potenzialità".

Come li vede Conceicao al Milan e Pioli al Napoli?
"Pioli al Napoli è un rischio nell'opportunità. Pioli è un allenatore di esperienza, ha fatto bene, ha personalità per guidare una squadra difficile come il Napoli, che ha un potenziale molto buono. Sarebbe una bellissima esperienza anche per Pioli, per dimostrare ancora una volta il suo valore. Per quanto riguarda il Milan, tra i nomi degli allenatori stranieri fin qui fatti, Conceicao è quello che mi piace di più. Ha allenato il Porto, una squadra che deve vincere sempre in Portogallo. Quando sei abituato a dover vincere, hai un DNA che ti fa trasmettere qualcosa di positivo alla squadra. Conceicao è un allenatore pragmatico, con delle idee molto interessanti, mi sembra un allenatore pronto per guidare il Milan. In più conosce il nostro calcio".

Cosa è mancato al calcio italiano per andare fino in fondo in Champions?
"Il Milan ha avuto un girone non facile, lo dimostra il percorso del Borussia Dortmund. L'unica squadra potenzialmente da finale era l'Inter, è completa per giocatori e sistema di gioco".

Consiglierebbe ad Allegri un'esperienza all'estero?
"Dipende da quale estero: se vai in Arabia, vai per i soldi. Se vai in Inghilterra, vai per la competizione. Se vai in Spagna o Francia, vai per dimostrare che sei capace di vincere anche all'estero".

Sezione: Interviste / Data: Mer 15 maggio 2024 alle 05:00
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
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