Gosens-Inter, avanti tutta. Il primo colpo di questo gennaio nerazzurro sarà l'esterno tedesco, ormai prossimo ad arricchire la rosa a disposizione di Simone Inzaghi. Un colpo di grande qualità, in una fascia, quella sinistra, che già può contare sull'ottimo rendimento di Ivan Perisic. L'arrivo del giocatore dell'Atalanta però è una garanzia non solo per l'immediato (non appena tornerà dall'infortunio), ma anche per gli anni a venire, visto che è un classe 94', dunque nel pieno della maturità calcistica.
In attesa che l'affare diventi ufficiale, la redazione de L'Interista ha contattato in esclusiva Marino Pusic, attuale vice allenatore del Feyenoord. Il tecnico croato è colui che ha scoperto e valorizzato Robin quando ancora giocava nel VfL Rhede, addirittura in quinta serie, in Germania: Pusic lo ha portato al Vitesse, dove è rimasto fino al 2014, prima di andare in prestito al Dordrecht.
Mister Pusic, l'Inter sta per piazzare il colpo Gosens. Ci racconta che rapporto lo lega a lui?
"Lo conosco molto bene, lo scoprii nel 2012, era giovane, ma allo stesso tempo abbastanza 'vecchio', poiché aveva 18 anni e giocava ancora in quinta serie tedesca, in un piccolo club del suo paese, il VfL Rhede. Dovetti lottare molto per convincerlo a venire da noi. Alla fine ha accettato di seguirmi in Olanda, nell'accademy del Vitesse e così è cominciata la sua carriera da professionista. Tuttora abbiamo un rapporto speciale".
Cosa la colpì di lui tanto da volerlo portare in Olanda?
"E' arrivato molto tardi nel calcio professionistico, una cosa insolita. Ma avevo visto qualcosa di speciale in lui, ero convinto che potesse farcela. Certo, in quel momento ero l'unico a pensarlo. Aveva un bel sinistro, ma soprattutto mi piaceva la sua capacità d'ascolto ed il suo carattere. Una grande mentalità. Gli dissi: 'Ti voglio davvero nella mia squadra'. Lo ha anche raccontato nel suo libro. Ho fatto di tutto per convincerlo a non proseguire gli studi, perché era orientato a far quello. Al che gli dissi: 'Va bene, ma sappi che questa è la tua unica occasione per diventare calciatore professionista'".
Anche questo un aspetto insolito, per i calciatori.
"In quel momento pensava di essere già troppo vecchio per fare carriera nel calcio. Lo convinsi a fare almeno una prova, che non serviva a me, perché già ero convinto di volerlo, ma piuttosto a lui e soprattutto alle altre persone del club, dovevo convincere anche loro (ride, n.d.r.)".
Li ha convinti tutti, insomma.
"Quando l'ho visto, ho detto: "Lo voglio, è quello che mi serve, non mi importa delle altre opinioni". Beh, ero il capo della Accademy al Vitesse, quindi potevo prendere quel tipo di decisioni, ma ovviamente i membri dello staff avevano voce in capitolo. Loro mi conoscevano, sapevano che se mi muovevo per qualcosa o qualcuno, poi lo portavo a casa".
Viste le difficoltà iniziali, l'ha sorpesa osservare la sua crescita costante degli ultimi anni in particolare?
"No. Sono invece molto contento di vedere che sta realizzando tutto quello che ho sempre creduto potesse realizzare. E lo ha fatto lui. In tutti i club in cui sono stato successivamente ho sempre cercato di prenderlo. Sempre. A volte si crea un feeling speciale con un calciatore, il suo carattere mi aveva convinto fin da subito, riconobbi questo suo pregio. Il carattere ti porta più lontano del talento. Ha fatto passi da gigante sia quando è venuto in Olanda la prima volta, che negli anni successivi. L'ho spinto ad andare oltre e lui lo ha fatto".
Siete ancora in contatto oggi?
"Sì, non ha mai dimenticato quello che ho fatto per lui. Sì, gli ho cambiato la vita, ma a tutti serve un po' di fortuna, la verità è che è stato poi lui a farlo, da solo. Io gli ho solo dato la fiducia e le possibilità di cui aveva bisogno".
Cosa ne pensa del Gosens che sta per andare all'Inter? E' secondo lei uno dei migliori esterni sinistri in circolazione?
"Sì, assolutamente, lo ha dimostrato. Ci sono differenze fra i top e gli ottimi giocatori. I top, in qualsiasi posizione giochino, non hanno un solo anno buono, ma sono costanti nel rendimento ed anzi si migliorano di stagione in stagione. Come sta facendo lui all'Atalanta, insomma. In quel particolare ruolo poi, l'esterno sinistro, è uno dei migliori e lo ha dimostrato agli Europei con la Germania. Oltre che in un club che gioca ogni anno la Champions League, ormai".
In Italia rimane sempre un po' di diffidenza quando un giocatore lascia l'Atalanta, per il calcio speciale che giocano.
"E' possibile, bisogna valutare tutto, anche la cultura del club. L'Atalanta la conosco molto bene, è un grande club nel lavoro di scouting che fa e nella valorizzazione dei giocatori che scopre e porta ad alti livelli. In questo caso, se guardo il suo carattere, il suo modo di giocare, il modulo dell'Inter, non ho dubbi. Può rimpiazzare Perisic. L'Inter cerca esattamente un giocatore di quel tipo, non ci saranno problemi in questo senso. Non deve fare particolari adattamenti. Inoltre ho visto molte partite di entrambi i club e posso dire che hanno uno stile di gioco che si somiglia, entrambe partendo da dietro e propositivo. Insomma, questo rende tutto più facile".
Il tuo connazionale Perisic credi che rimarrà all'Inter? Va in scadenza a giugno e sta arrivando Gosens...
"Ho letto che non è ancora sicuro che rinnovi. Non lo conosco personalmente, anche se mi piace molto come giocatore e tutto ciò che ha fatto nella sua grande carriera, così come Brozovic. L'Inter è un grandissimo club e le squadre di quel livello, impegnate su più fronti, credo debbano avere più giocatori forti per ogni ruolo, per essere competitive".
Autore: Redazione TuttoAtalanta.com / Twitter: @tuttoatalanta
Altre notizie - Interviste
Altre notizie
- 19:00 Calciomercato DeaEderson il suo futuro con l'Atalanta, l'agente aveva espresso un messaggio chiaro: il punto
- 19:00 UfficialeL'ultimo dribbling è un gesto d'amore: Perico dona gli organi. Domani mattina a Curno l'abbraccio del popolo bergamasco
- 18:48 Rossini shock: "Volevo restare a vita, fui cacciato. Palladino? Per tornare in Champions serve un miracolo"
- 18:36 De Rossi omaggia Palladino: "Troppo sveglio per farsi fregare. Ha cucito un vestito nuovo alla Dea"
- 18:30 Retegui: "Lasciare la Dea è stato un dolore, ma in Arabia mi hanno fatto sentire un re"
- 18:00 Calciomercato DeaAllarme Lookman, crolla il prezzo e spunta l'incubo Articolo 17. La Premier chiama, l'Atalanta è al bivio
- 14:45 DirettaGenoa, De Rossi in conferenza: "Guai a pensare alla Coppa, Palladino è troppo sveglio per farsi fregare due volte"
- 14:00 Atalanta, ecco il programma del weekend delle giovanili
- 13:30 Supercoppa, il Bologna sogna il trionfo al primo colpo
- 13:19 Atalanta regina di correttezza: zero multe in 15 giornate, è l'unica in Serie A
- 13:15 ZingoniaSorriso Sulemana: primi passi in gruppo. Djimsiti e Bellanova ancora fermi ai box
- 13:00 Lega Calcio serie A insieme a Medici con l'Africa CUAMM
- 12:15 2° Categoria, giallo in panchina e conti sbagliati: il Trealbe ne cambia sei, il Giudice ribalta tutto. Festa Villa d'Adda
- 11:31 Addio a Eugenio Perico, Umberto Bortolotti: "Al ritiro di Sarnico guidava il gruppo a Messa"
- 11:22 Probabili formazioniGenoa-Atalanta, le probabili formazioni
- 10:00 Addio a Eugenio Perico, Stefano Favini: "Era il braccio destro di papà Mino, sapeva educare col sorriso"
- 09:30 Addio a Eugenio Perico, Roberto Selini: "Una forza della natura, bastava uno sguardo per farsi rispettare"
- 09:15 Follia in Seconda Categoria, l'arbitro finisce nel mirino: mani addosso e insulti. Arriva la maxi-stangata
- 09:00 Calciomercato DeaBrescianini ai saluti: l'investimento da 13 milioni cerca rilancio, scatta il duello tra cuore e ambizione
- 08:30 Addio a Eugenio Perico, Giacomo Randazzo: "Un signore nelle trattative, anche Mazzone lo adorava"
- 08:00 Addio a Eugenio Perico, Alessandro Ruggeri: "Un maestro di vita, chiedeva subito dov'era la chiesa"
- 07:30 Il Piccolo Principe è diventato Re: via le catene tattiche, De Ketelaere si prende l'Atalanta sulle spalle
- 07:15 Luca Percassi: "Il 2025? Emozioni uniche, vogliamo tenera alto il livello"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Tuttosport: "McKennie-Cristante. La staffetta?"
- 06:45 PRIMA PAGINA - L'Eco di Bergamo: "Il ricordo di Perico, uomo di grande statura morale"
- 06:45 PRIMA PAGINA - La Gazzetta dello Sport: "Diavolo che Napoli"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere di Bergamo: "Lookman-Kossounou, sfidanti d’Africa"
- 06:45 PRIMA PAGINA - Corriere dello Sport: "Ci va Conte"
- 06:00 Probabili formazioniSupercoppa Italiana, semifinale / Bologna-Inter, le probabili formazioni
- 01:30 Calciomercato DeaIl tesoro di Zingonia fa gola alle big: l'Inter ha scelto l'erede di Dumfries, ma per strapparlo alla Dea servono 40 milioni
- 01:00 Calciomercato DeaSvolta De Ketelaere, il futuro è adesso: cambio di agente e patto con Scamacca
- 00:45 Conference League, tutti i risultati e la classifica finale: chi si qualifica e chi va al playoff
- 00:30 Fiorentina, profondo rosso: Losanna è un'umiliazione, ora l'incubo playoff. E scoppia il giallo della fascia
- 00:30 Conte non fa sconti, il Napoli è una macchina da guerra: Milan annichilito, la Supercoppa è a un passo
- 22:45 Addio a Eugenio Perico, Glenn Strömberg: "Un capitano straordinario, mi ha aiutato a capire l'Italia"
- 22:11 Il Napoli non lascia scampo al Milan. Partenopei in finale di Supercoppa
- 21:30 Gli Azzurrini chiudono l’anno in bellezza: 2-0 al Portogallo. Pasqual: “Sono soddisfatto”
- 17:15 ZingoniaDea, doppia seduta alla ripresa: il punto sugli indisponibili
- 17:00 Napoli-Milan: comincia la EA SPORTS FC Supercup
- 16:15 Genoa, Colombo: "Contro l'Atalanta dobbiamo essere bravi a vincere i duelli individuali"
- 15:00 Brividi e sogni di gloria: Musso blinda l'Atletico e lancia la sfida per la Coppa del Re
- 14:30 Luca Percassi traccia la rotta e lancia un monito alla piazza: “Attenti a dare tutto per scontato, scivolare in basso è un attimo”
- 14:15 Catania, l'ex Izco: "La C è una giungla, ma sento vibrazioni positive per la promozione in B"
- 12:45 PRIMAVERA 1, 16ª giornata / La Fiorentina frena, Atalanta e Parma non ne approfittano: risultati e classifica
- 12:15 Sorpresa a Riad: Jack Bonaventura spunta nel ritiro del Bologna. L'abbraccio con Italiano: "Il numero uno"
- 12:15 Addio Maestro Perico: se ne va l'uomo che ci ha insegnato che il talento, senza sudore, è nulla
- 12:00 Nappi tra amarcord e presente: "Palladino sulla strada giusta, su Scamacca non ho dubbi"
- 11:58 Ultim'oraUn dolore che colpisce al cuore: lutto per Mario Pašalić, l'Atalanta si stringe al suo campione per l'addio al papà
- 11:45 Esclusiva TAPrimavera, le pagelle: Zanchi è l'ultimo ad arrendersi, Pedretti giornata no. Davanti troppa polvere bagnata
- 11:30 De Roon infinito: Palladino gli riconsegna le chiavi del centrocampo, il mito di Bellini ora trema davvero
